Il Collettivo Ztl: "All'ex caserma Piave il centro sociale Django"
"Siamo qui per rimanere"
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TREVISO - Treviso ha il suo centro sociale all’interno della caserma Piave. Battezzato “Django” dal Collettivo Ztl che dal 25 ottobre occupa l’ex caserma. Un’occupazione, la dodicesima per Ztt, fatta con l’intenzione di rimanere.
“Quando il 25 ottobre siamo entrati per la dodicesima volta in uno spazio abbandonato, lo abbiamo fatto sapendo di determinare una svolta per il nostro collettivo. Questa non sarebbe stata una Zona Temporaneamente Liberata. Ma una zona dove restare. Noi Abbiamo aspettato troppo, non siamo più disposti a cedere alle minacce o a credere alle promesse dell’amministrazione, che puntualmente cadono nel vuoto”.
La scelta del nome “Django”, come il protagonista del film di Quentin Tarantino del 2012, non è stata casuale: “Django è il nome di uno schiavo nero -spiega il Collettivo - Perché nell’immaginario comune questo nome rimanda a chi non accetta la propria subordinazione a qualcosa o a qualcuno, perché Django si organizza per cambiare la propria vita e quella degli altri, è antirazzista e antifascista, è l’uomo nero, evoca dignità senza prendersi mai troppo sul serio”.
Mentre il Collettivo continua a lavorare per terminare l’aula studio all’interno dell’immobile, il rischio di sgombero è dietro l’angolo. “Siamo pronti a difendere questo spazio sociale, anche con il sostegno di altri ragazzi dei centri sociali vicini”.