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20 aprile 2024

Treviso

Cinque richiedenti asilo tra i volontari in servizio alla "Fiera 4Passi"

Tra progetti presenti in Fiera anche i ragazzi africani di Barikamà con la loro produzione di yogurt e ortaggi bio

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Cinque richiedenti asilo tra i volontari in servizio alla

TREVISO - Tra gli oltre 300 volontari che presteranno servizio alla “Fiera 4Passi” in programma il 21 e 22 e il 28 e 29 maggio al Sant’Artemio ci saranno anche 5 i richiedenti asilo.

I ragazzi, tra i 19 e 26 anni provengono dal Senegal e dalla Costa d’Avorio, gestiti dalla cooperativa La Esse, hanno ottenuto l’autorizzazione dalla Prefettura di Treviso per essere presenti alla manifestazione e aiutare gli altri volontari nella gestione delle giornate e nei vari servizi richiesti. Significativa la loro presenza, soprattutto come segno e volontà di integrazione con il territorio che li sta ospitando, e per l’opportunità di esercitarsi con la lingua italiana, strumento prezioso per la loro autonomia. Entusiasti di poter vivere questa esperienza, già in questi giorni si muovono tra gazebo e materiali in allestimento, mettendo a disposizione le loro energie e la voglia di sentirsi utili.

In Fiera ci sarà la possibilità di conoscere da vicino anche l’esperienza dei ragazzi del progetto “Barikamà”. Arrivati in Italia, dopo aver lavorato nei campi dei caporali a Foggia, Rosarno, Nardò, raccogliendo pomodori per dieci ore al giorno, a 15 euro sono riusciti ad ottenere i documenti per il permesso di soggiorno e a dare vita al progetto di microcredito Barikamà per la produzione di yogurt biologico e ortaggi bio. Suleman, Aboubakar, Cheick, Sidiki, Ismael, Modibo e Mauro arrivano dal Mali, Senegal, Guinea, Benin, Gambia, Costa D’Avorio e dal marzo 2011, attraverso l’Associazione di Promozione Sociale e fondando la Cooperativa Sociale Barikamà (che in lingua Bambara’ significa Resistente), portano avanti un progetto di micro-reddito che consiste nell’ inserimento sociale attraverso la produzione e vendita di yogurt ed ortaggi biologici. Per questi ragazzi, lo yogurt era uno dei prodotti più facili da realizzare, nei loro Paesi infatti lo producono senza fermenti e senza riscaldare il latte. In Italia però hanno imparato a produrre uno yogurt adatto al mercato italiano, con procedimento biologico, utilizzando latte intero biologico pastorizzato prodotto dal Casale Nibbi (Amatrice) e fermenti lattici, ma senza addensanti, conservanti, dolcificanti o coloranti.

Oltre allo yogurt, i ragazzi di Barikamà da aprile 2014 coltivano anche un Orto Biologico in collaborazione con il “Casale di Martignano” dove producono anche lo yogurt. Dal 2014 i ragazzi di Barikamà hanno inserito nel progetto anche Mauro, giovane ragazzo autistico, che collabora a livello informatico, offrendo la possibilità di lavoro a soggetti che, purtroppo, trovano grande difficoltà nell’inserimento professionale.

I ragazzi, che oggi producono 200 litri di yogurt a settimana, consegnano i prodotti in bicicletta, a Roma, lavorando con oltre 11 Gruppi di acquisto solidale, quattro bar e due botteghe del Commercio Equo.

Il progetto Barikama’ (Resistenza), presente in Fiera, vuole essere soprattutto un esempio di autogestione di ragazzi africani, una start-up agricolo sociale che crea lavoro reale, includendo altri soggetti a rischio o deboli, attuando così una vera e propria rete solidale.

 


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