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20 aprile 2024

Treviso

Cimice asiatica devasta la produzioni della Marca: perdite fino all’80% nel raccolto

L'allarme degli agricoltori: devastate le coltivazioni di kiwi, pesche e pere

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Cimice asiatica devasta la produzioni della Marca: perdite fino all’80% nel raccolto

TREVISO - La cimice asiatica è il nemico numero uno delle produzioni di frutta della Marca. Un vero e proprio allarme come denunciano gli agricoltori attraverso le associazioni di categoria.

I danni sono pesantissimi: 5 milioni secondo le prime stime. Ma il dossier di Coldiretti Veneto sui danni provocati dalla cimice asiatica non è ancora chiuso. Le temperature calde che caratterizzano questo inizio di autunno, infatti, non permettono ai tecnici agronomici di considerare sotto controllo la presenza di questo insetto alieno tra le coltivazioni.

“Il primo monitoraggio è stato avviato nel mese di luglio – spiegano i funzionari di Coldiretti Veneto -  da quel momento è stata un’escalation negativa: a farne le spese, in particolare, è la frutticoltura veneta. Se originariamente le province più colpite erano Padova e Rovigo, non sono state risparmiate Treviso, Venezia e neppure Verona dove più si concentra la produzione di frutta regionale”.

Le rilevazioni sul territorio segnano perdite nella media del 40% per la soia, del 30% per l’orticoltura. Le punte massime riguardano il pero con percentuali fino all’80%; melo, pesche e nettarine contano perdite di raccolto attestate intorno al 40% e al 35% per il kiwi. Un conto salato per il comparto frutticolo che, secondo le stime di Coldiretti, è del valore di 90 milioni di euro alla produzione.

A Treviso, i danni maggiori si sono registrati sulle coltivazioni di kiwi, che conta circa mille produttori, con riflessi economici negativi per almeno 2 milioni di euro. Stessa situazione per le pesche.

“La lotta in campagna per ora può avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti insetti a difesa delle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari - spiga Coldiretti - Se le cimici provocano vere stragi delle coltivazioni, per l’uomo, oltre al fastidio provocato dagli sciami che si posano su porte, mura delle case e parabrezza delle auto, l’unico pericolo è quello di restare vittima del cattivo odore che gli insetti emanano se schiacciati”.

Il nome scientifico è Halyomorpha halys, o cimice marmorata originario dall`Asia orientale, in particolare da Taiwan, Cina, Giappone è una varietà estremamente polifaga che si nutre di un`ampia gamma di specie coltivate e spontanee. E’ solo l’ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso l’Italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.

 


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