CASTELFRANCO – A gennaio la Camera di Commercio chiuderà il suo ufficio di Castelfranco. Non ci stanno Comune ed associazioni di categoria, che hanno già inviato una nota in cui richiedono che lo sportello venga mantenuto aperto almeno per qualche giorno a settimana.

La decisione della Giunta camerale è stata presa nell’ottica del risparmio delle risorse, visto e considerato che ci sono sempre più operazioni effettuate per via telematica.

Cna, Ascom Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confederazione Nazionale Agricoltori, Confagricoltura, Copagri, Coldiretti e Artigianato Trevigiano hanno appunto già sottoscritto una nota congiunta.

Le associazioni sarebbero propense appunto ad una «riduzione dell'operatività delle sedi staccate – si legge nella nota - in termini di giornate di apertura oltre al contenimento dei costi di gestione delle sedi stesse. Il fatto di dover allungare i tempi per poter raggiungere la sede di Treviso, al di là dei disagi di tipo logistico e l'aggravio dei costi, rappresenta un ulteriore onere con riflessi di tipo economico per le stesse imprese».

«Capiamo la necessità di ridurre i costi – afferma l’assessore Nazzareno Gerolimetto – ma all’atto pratico, a fronte di un aumento delle pratiche per via telematica, ci sono ancora molti servizi che richiedono la presenza allo sportello. Gli utenti saranno costretti ad andare a Treviso. Ci è stata prospettata la possibilità di una sorta di servizio a domicilio, ma continuiamo a ritenere indispensabile la presenza di uno sportello, almeno per due o tre giorni la settimana».

La questione era emersa anche durante l’ultimo Consiglio comunale, dove il consigliere di Vivere Castelfranco Loris Stocco aveva chiesto chiarimenti. M. Cer.