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25 aprile 2024

Treviso

Centro-destra: quote rosa? No, grazie

Bastano 2 legislature? Si, ma dal 2025!

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Centro-destra: quote rosa? No, grazie

TREVISO - Gli ultimi ritocchi alla legge regionale del Veneto sono stati molto modesti.

La speranza della vigilia di permettere la doppia preferenza di genere e la possibilità che dopo 2 mandati, ogni consigliere torni a casa è andata delusa.

Dopo le elezioni del 2010 le donne in Consiglio erano 4 su 61, ridotte a 2 in questo momento.

Le disposizioni per contenere in due mandati la presenza in Consiglio avranno effetto a partire dal 2025 (sic!).

Insomma della serie "Qui noi stiamo benissimo!", per dirla con Orazio.

Non sono mancate le reazioni negative da parte delle donne.

Ecco la dichiarazione di Giulia Zangrando: "Siamo deluse e amareggiate, ma non di certo sorprese. Cosa potevamo aspettarci da una maggioranza maschile radicata da anni sulle poltrone regionali?".

Zangrando, portavoce provinciale di Treviso delle Donne Democratiche, non si sente sola in questa dichiarazione, ma forte del sostegno non solo tante donne del Partito Democratico, "ma anche di tanti uomini di un partito che ha dimostrato di aver superato lo stereotipo "a poitica xe roba da omeni", diversamente da quanto ci dimostrano ogni giorno i nostri (ormai possiamo chiamarli così) consiglieri regionali a vita!"

Dopo settimane di giochi e compromessi, il Consiglio Regionale ha bocciato per soli 3 voti la doppia preferenza di genere dopo la sua approvazione in Prima Commissione.

"Si è palesato il sistema di gestione del potere leghista in questa Regione, un sistema che si preoccupa solo di salvaguardare l’accesso al Consiglio dei soliti noti, un accesso che in nessun modo deve essere disturbato.

A dimostrazione di come questa decisione sia una precisa scelta politica di Lega e centrodestra, sta il fatto - afferma Zangrando - che le uniche due consigliere donne (Donazzan e Lazzarini) non hanno volutamente partecipato alla votazione.

Anche il consigliere Padrin, così sensibile al tema simbolico del limite dei due mandati (dopo averne fatti ben tre lui stesso), era assente al momento del voto.

Il Pd ha inoltre votato per l'applicazione immediata del limite dei due mandati.

Il centrodestra, che ha 24 consiglieri al secondo e terzo mandato, qualcuno anche al quinto, ha bocciato questa norma perché secondo loro inammissibile. "Ma dal 2025 va bene...".

Per Giulia Zangrando "l'unica cosa davvero inammissibile è la volontà di questa maggioranza di non cambiare mai nulla.

Cacciarli con il voto è l'unica cosa che possiamo fare per sconfiggere i resistenti al cambiamento.

Riportare le donne al centro della politica è oggi indispensabile.

La candidatura di Alessandra Moretti dimostra che dalle donne può partire l’alternativa a Zaia e al sistema di potere, tutto maschile, che governa da vent'anni il Veneto. È il momento di cambiare".

 


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