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16 aprile 2024

Treviso

Cava Campagnole, preoccupa il futuro dell’area

Zanoni (Pd): “Questione complessa, ma Paese non può tornare a essere la pattumiera del Veneto”

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PAESE - II dibattito sulla conversione ad area industriale dell'ex cava Campagnole di Padernello a Paese è ancora aperto. Sulla questione è intervenuto anche Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, dopo che la doppia interrogazione scritta sulla questione non ha avuto risposta nell’ultima seduta del consiglio regionale, dove era stata calendarizzata.

“Su Cava Campagnole la Regione continua a prendere tempo e invece dovrebbe intervenire subito perché Paese rischia di tornare a essere la pattumiera del Veneto” - ha dichiarato Zanoni.

“L’interrogazione di agosto riguardava 45mila metri cubi di materiale depositato a Paese in maniera illegale e altri 5.000 di rifiuti pericolosi contenenti amianto sequestrati dalla Procura della Repubblica di Venezia nella stessa cava, un sito che ad oggi è diventato perciò una discarica incontrollata.. L’interrogazione di ottobre era invece relativa ad un accordo pubblico privato tra Comune di Paese e ditte Canzian, Cosmo Ambiente, Sabbia del Brenta che prevede la trasformazione della cava in area produttiva con un beneficio pubblico di 850.000 euro. Considerato che il regolamento del consiglio regionale impone alla Giunta di rispondere entro e non oltre 40 giorni e che il termine è ormai scaduto da parecchi mesi - spiega Zanoni - ho provveduto, come da regolamento, a richiedere la risposta in aula”. E nell’ultima seduta , in seguito all’attuazione di questa procedura, erano previste le due risposte.

“Nonostante i sei mesi trascorsi dalla prima interrogazione, l’assessore Bottacin mi ha chiesto di attendere ancora la risposta per il prossimo Consiglio in modo da raccogliere ulteriori informazioni dal Comune di Paese in merito all’ultima conferenza dei servizi tra i vari enti. Questi ritardi - ha sottolineato Zanoni - dimostrano quanto poco chiara sia, anche per i vari assessorati della giunta regionale, l’intricata vicenda che rischia di vedere a Paese la realizzazione di un grande centro di trattamento rifiuti, respinto dal Consiglio regionale nel 2013, ma accolto a braccia aperte dall’amministrazione Pietrobon”. Intanto il Comitato di cittadini "Petizione Cava Campagnole" sta continuando a raccogliere firme nonostante le rassicurazioni giunte dall'amministrazione, per chiederne la bonifica.

 



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