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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Cattolici, libertà e bene comune nel segno del Toniolo

Presenze, incontri e dialoghi sull’Italia che verrà

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Cattolici, libertà e bene comune nel segno del Toniolo

PIEVE DI SOLIGO - Il seminario estivo di respiro nazionale, nella loggia gremita di Villa Brandolini a Solighetto, partecipato da tante persone provenienti da varie parti d’Italia, ha favorito il dialogo sull’attualità e il futuro del nostro Paese, nell’anno del Centenario della morte di Giuseppe Toniolo.

L'evento è stato promossa da Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” e dal Comitato “Toniolo 100” nella diocesi di Vittorio Veneto, unitamente a Festival DSC, Gruppi DSC – Essere lievito nella società e Fondazione Segni Nuovi, con il contributo del Comune di Pieve di Soligo, in collaborazione con Qualbuonvento.com e con l’adesione dell’associazione “Vita Nuova”, del movimento “Servire l’Italia” e della rete “ItaliaInsieme.eu”.

 

Il plauso istituzionale è stato portato dal saluto di stima e benvenuto del sindaco Stefano Soldan e dalla lettera del presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.

 

“Liberi, limpidi, intensi, facendo il bene possibile, con la coscienza sociale che esprime la libertà e la mette in gioco, al servizio di tutti”: così dovrebbero agire i cristiani oggi, guardando alla “grandezza del Toniolo”, secondo il parroco veronese don Davide Vicentini, del gruppo coordinatori Festival DSC.

“Di Giuseppe Toniolo noi abbiamo bisogno, oggi più di ieri – ha sottolineato il direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo”, Marco Zabotti - perché sentiamo tutta l’urgenza, la verità e la bellezza della sua voglia di santità come cristiano laico, del suo pensiero lungo e vitale sulla società e della azione instancabile al servizio della comunità ecclesiale e civile”.

La sfida dei tempi nuovi è stata approfondita dalle rappresentanze culturali, economiche e sociali del territorio della Marca Trevigiana.

“Con la consapevolezza orgogliosa della propria storia e ispirazione, e guardando come sindacato e corpo intermedio alla soluzione dei problemi legati ai nuovi lavori, al nuovo welfare, alle protezioni per chi non è garantito” – ha affermato Cinzia Bonan, segretaria generale UST CISL di Belluno – Treviso e consigliere nazionale Cisl, mentre Lorenzo Brugnera, presidente Latteria Soligo e membro del consiglio presidenza Confcooperative Belluno e Treviso, ha raccontato la storia a tratti difficile ma esaltante dei 135 anni di vita della sua cooperativa, oggi “attrezzata a guardare avanti ricordando sempre il seme della solidarietà che l’ha generata e la ragione fondativa dei “prodotti perfetti” legata a Giuseppe Toniolo”.

 

“La libertà è partecipazione, è promuovere i segni di speranza per un nuovo umanesimo,è gettare ancor oggi seme buono, seme valido, nelle zolle scavate a fondo dall’aratro della storia, come diceva Vittorio Bachelet” – ha osservato Diego Grando, presidente dell’Istituto “Beato Toniolo” e attivo nell’ufficio promozione associativa dell’Azione Cattolica Italiana.

Paola Pagotto, presidente della cooperativa sociale “Insieme Si Può” di Treviso, ha ricordato invece le emergenze sociali del nostro tempo, spesso legate al malessere dei giovani, e l’apporto di servizi e competenze offerto ormai da 35 anni dalla ISP che presiede, radicata nel messaggio tonioliano, con quasi 1300 soci, al 92 per cento donne, di 35 nazionalità diverse.

Infine Mario Pozza, presidente Unioncamere Veneto e vice presidente Unioncamere nazionale, ha indicato in “Giuseppe Toniolo il grande interprete e alfiere dei valori della dottrina sociale nel territorio trevigiano e veneto, nel quale la piccola e media impresa, diffusa e moderna, non vive la conflittualità tra titolari e maestranze ma possiede un’anima solidale che poi si spende nel volontariato e garantisce un sistema sociale di coesione e innovazione, com’è nella sua storia passata e recente”.

 

La riflessione è proseguita nella liturgia comunitaria nel Duomo di Pieve di Soligo, con la concelebrazione eucaristica prefestiva nel giorno 7, ogni mese dedicato alla memoria e alla devozione di Giuseppe Toniolo, presieduta dal vicario generale della diocesi, mons. Martino Zagonel, presente a tutti i lavori pomeridiani della Giornata DSC anche in rappresentanza del Vescovo Corrado Pizziolo.

 

“La sfida per noi non è scappare dal nostro quotidiano – ha affermato all’omelia mons. Zagonel - ma abitarlo in modo nuovo. E cioè cercando e trovando in esso, nella fedeltà professionale, familiare e nella ricchezza relazionale, risposte nuove ai problemi del mondo. Si tratta di abitare il proprio territorio e di viverlo come lo spazio unico e irripetibile in cui noi collaboriamo alla costruzione del Regno di Dio”.

La Giornata DSC del 7 luglio si è conclusa con la partecipazione del folto gruppo alla festa de La Notte Bianca del Gusto presso la Latteria Soligo, grazie anche alla collaborazione Unpli, nello stile di amicizia, convivialità e comunità che ha suggellato un evento di incontri e riflessioni  prezioso.

 


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