MONTEBELLUNA - “Manifesto tutta la mia solidarietà ad Alice Rusconi e alla famiglia per l’arresto nelle isole Far Ōer per aver portato all’attenzione dei media e tentato di fermare una mattanza inutile e di una crudeltà inaudita”.

Lo dice Laura Puppato sul caso della giovane attivista trevigiana arrestata nelle isole atlantiche.

“E’ necessario fare tutto il possibile per riportare a casa il prima possibile Alice, mi sembra incredibile che ad una cittadina comunitaria vengano tolti tutti i diritti in un paese legato alla Danimarca - ha continuato alla senatrice - mi sto mettendo in contatto con il Ministro degli Esteri Gentiloni e con l’Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri Federica Mogherini, che sono certa prenderanno a cuore la vicenda di Alice, offro la mia completa disponibilità alla famiglia di Alice e al Sindaco di Crespano per collaborare e aiutare Alice in questo difficile frangente”. 

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Credo anche che il modo migliore di sostenere Alice sia quello di aiutarla nella sua battaglia, nella speranza che possa tornare presto in Italia

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“Credo anche che il modo migliore di sostenere Alice sia quello di aiutarla nella sua battaglia, nella speranza che possa tornare presto in Italia e affrontare nuove sfide - ha continuato la senatrice - per questo presenterò un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio e al Ministero degli Esteri perché si attivino in Europa per chiedere che ci si attivi subito con una risoluzione sul modello di quella approvata sul commercio di prodotti ottenuti con le foche (Doc. XVIII, n. 90), per bandire queste pratiche disumane in cui la morte degli animali viene perpetuata a mero scopo ludico".

“Le Isole Far Ōer non fanno parte della UE, ma la Danimarca sì e credo dunque che la pressione europea possa avere degli effetti importanti, le tradizioni non sono più tali se vengono perpetuate con mezzi tecnologicamente avanzati che portano alla morte di centinaia di cetacei - ha concluso Puppato - chiediamo che questa ed altre ‘tradizioni’ bestiali vengano cancellate dalla cultura europea”.