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25 aprile 2024

Esteri

Caso Regeni, Gentiloni: "Da Egitto collaborazione inadeguata"

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Caso Regeni, Gentiloni:

Sul caso Regeni "purtroppo siamo ancora in una situazione in cui la nostra ricerca di verità non ha avuto risposte soddisfacenti". Lo ha ammesso il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo questa mattina su Radio Rai, dove ha assicurato che "il trascorrere del tempo" non diminuirà "l'attenzione dell'Italia".

Sottolineando come il richiamo dell'ambasciatore italiano a "il Cairo sia "un gesto molto forte nei rapporti tra Stati", Gentiloni ha poi spiegato che "un ritorno alla normalità delle relazioni con l'Egitto dipende da una collaborazione seria". "Continueremo ad esercitare una pressione diplomatica perché si arrivi alla verità, ma sappiamo che non sarà facile.

"Per il titolare della Farnesina "finora la collaborazione promessa dall'Egitto" per far luce sull'omicidio di Giulio Regeni "è stata assolutamente inadeguata". "Sono in corso nuovi contatti tra le procure, - ha aggiunto - mi auguro che l'attività del procuratore Pignatone possa riannodare qualche contatto utile, ma nel frattempo manteniamo la una posizione di insoddisfazione".

Gentiloni ha poi ricordato di aver "parlato della questione Regeni anche nell'ultimo incontro dei ministri degli Esteri dell'Ue a Lussemburgo. C'è consapevolezza generale che si sia trattato di un caso gravissimo nelle modalità in cui è avvenuto e in un contesto all'interno dell'Egitto che è sotto gli occhi di tutti". "Poi dobbiamo sapere che in questo raffreddamento deille relazioni tra Italia-Egitto, ci sarà qualcuno che cercherà di inserirsi per conquistare posizioni privilegiate con Il Cairo. Ma non possiamo essere mossi in modo prevalente da questa preoccupazione", ha concluso il ministro.

 



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