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18 aprile 2024

Mogliano

Il caso Moro presentato agli studenti dell' Astori .

incontro con l' on. le Gero Grassi

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Il caso Moro presentato agli studenti dell' Astori .

MOGLIANO - La figura di Aldo Moro a 100 anni dalla nascita. E quindi il dipanarsi dei primi anni della Repubblica, la sua nuovissima carta costituzionale, le prime prove di democrazia dopo il fascismo e la guerra. Ma anche gli anni di piombo e i misteri tragici ed inquietanti della fine di Moro e della sua scorta.

 

Di questo si è parlato con i 400 studenti delle superiori dell'Istituto Astori di Mogliano: relatore l'onorevole Gero Grassi, ( in foto da sinistra con la dirigente scolastica Francesca Antenucci e il prof. Vittorio Filippi), deputato e membro autorevole della commissione d'indagine parlamentare sulla strage di viaFani.

 

Attentissimi di studenti, che per due ore hanno ascoltato il ritmo incalzante e documentato con cui l'Onorevole Grassi tratteggiava la figura di Moro e l'atmosfera cupa ed avvelenata dell'Italia dei tardi anni 70.

 

In risposta la puntuale domanda di uno studente, il relatore ha affermato che oggi senza dubbio godiamo di maggiori libertà e maggiore trasparenza rispetto a quel periodo, in cui lo Stato ancora aveva nelle sue strutture personaggi che avevano servito il fascismo.

Tuttavia citando un famoso pensiero di Moro, Grassi ha concluso ricordando che "la stagione dei diritti si rivelerà effimera se in Italia non rinascerà il senso del dovere".

In questa frase risiede anche il profondo valore educativo per le giovani generazioni che rende assolutamente attuale il pensiero di Moro.

Un'attualità che si è voluto efficacemente proporre questa mattina gli studenti all'interno di un percorso di educazione alla cittadinanza fortemente creduto e voluto dall'Astori.

 

E' la quinta volta che il parlamentare nel suo giro in tutta Italia è stato ospite nel trevigiano.

Prima di Mogliano è stato a Roncade, a Maserada, a Treviso e Vittorio Veneto, mentre la sua prossima tappa trevigiana è fissata per il 17 febbraio 2017 a Valdobbiadene.

 

Al termine dell'incontro gli abbiamo posto alcune domande.

 

1. Nel tuo peregrinare in Italia per presentare il "Caso Moro", quando hai iniziato? quante sono le tappe già effettuate e quelle già programmate?

Ho iniziato nel 2014. Già realizzati 345 incontri ed ho chiuso e pieno il calendario sino a maggio 2017 con 70 incontri già fissati.

 

2. Oggi hai incontrato a Mogliano gli studenti dell'Astori. Quali sono le peculiarità degli incontri con gli studenti, rispetto alle altre manifestazioni pubbliche?

Un incontro bellissimo a Mogliano. Gli studenti mi esaltano vuoi perché ricordo il mio essere liceale, vuoi perché parlare a loro significa rivolgersi al futuro, creare speranza.

Infine è bello perché i giovani sono puliti e, come diceva Moro, senza i giovani non c'è futuro.

 

3. Uno strumento utile per conoscere e approfondire la vicenda Moro si è rivelato il tuo sito www.gerograssi.it ,quanti sono i visitatori accertati? e le visite quotidiane?

Il sito viaggia giornalmente tra i 2500 ed i 1500 visitatori, che sono tantissimi. Abbiamo accertato che la maggior parte sono giovani desiderosi di leggere le carte insanguinate di Aldo Moro.

 

4. Le novità maggiormente significative emerse nelle ultime sedute della Commissione Moro...

Le novità maggiori delle ultime sedute le ha raccontate il magistrato Armati a proposito del ruolo negativo avuto dai palestinesi, d'intesa con il colonnello dei carabinieri Giovannoni, nell'omicidio dei due giornalisti giovani Isabella De Palo ed Italo Toni, che sarebbero stati uccisi il 28 agosto 1980, perché avevano scoperto un campo di addestramento comune tra brigatisti e terroristi palestinesi.

Ancora Armati ha affermato che il bar Olivetti di via Fani non era fallito, ma era la base logistica del rapimento e dell'eccidio.

 

5. Come procedono i lavori?

La Commissione sta lavorando alla seconda relazione che approverà il 15 dicembre 2016.

Chi vuol leggere i resoconti verbali, li trova nella sezione Atti del mio sito www.gerograssi.it  DVD 21,24,27.

 

6. Qual è la tua valutazione sul piano storico e politico dei lavori della Commissione?

Il potere politico, giudiziario, militare, economico, culturale, fatte le dovute eccezioni, non vuole la verità sul caso Moro perché sconvolgente.

La verità, invece, fa bene all'Italia che non costruisce futuro su un omicidio e su tante menzogne.

Una grande veneta Tina Anselmi ha dimostrato che la P 2 era associazione criminale.

Onorare la Tina, grande amica di Moro, significa adoperarsi per la verità.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 



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