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25 aprile 2024

Treviso

Caserma Serena, torna il presidio fisso per controllare i profughi

Da domani 10 carabinieri controlleranno l'area militare, protestano i sindacati di polizia: "Risorse carenti"

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Caserma Serena, torna il presidio fisso per controllare i profughi

CASIER - Da domani torna il presidio fisso di polizia davanti all’ex caserma Serena di Dosson.

L’ex sito militare che metà luglio ospita circa 400 profughi sarà sorvegliata da 10 carabinieri. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, dopo che il prefetto Laura Lega, una decina di giorni fa, aveva annunciato la sospensione del servizio “fisso”, scegliendo un controllo dinamico, con passaggi frequenti e brevi soste di fronte la caserma.

I dieci agenti, richiesti dai sindaci, sorveglieranno l’area, divisi in due squadre composte da 5 persone ciascuna.

 

Una notizia che sta sollevando polemiche, coi sindacati di polizia Siulp, Sap, Coisp e Ugl che hanno preso una posizione nettamente contraria. “La Prefettura di Treviso – scrivono in una nota congiunta – dopo il deciso intervento delle organizzazioni sindacali scriventi aveva annunciato, la settimana scorsa, l’arrivo di dieci carabinieri per il servizio di vigilanza. Peccato, però, che oggi apprendiamo che questo personale sarà impiegabile solo in contingenti di cinque unità per singolo turno, rendendo inevitabile il concorso della locale Questura nella vigilanza fissa. Giova rappresentare che quotidianamente la Questura viene impiegata con tre unità (due dell’ufficio immigrazione ed un componente della polizia scientifica), ai quali si dovranno aggiungere i quattro per la vigilanza fissa, sottraendo di fatto risorse indispensabili ai servizi per il cittadino (passaporti, porti di arma, anticrimine, controllo del territorio)”.

 

(Nella foto la conferenza stampa dei sindacati di polizia davanti alla Questura)

 

 

 


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