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28 marzo 2024

Castelfranco

CARTIERA DI BARCON A CASTELFRANCO, SIT-IN DI PROTESTA IN CONSIGLIO COMUNALE

Il Pd: "A Vedelago ne parlano da due anni, qui hanno vogliono fare tutto in due giorni"

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CARTIERA DI BARCON A CASTELFRANCO, SIT-IN DI PROTESTA IN CONSIGLIO COMUNALE

CASTELFRANCOCi sarà un sit-in di protesta promosso dal Partito Democratico, questa sera, in Consiglio comunale, per protestare contro l’insediamento della cartiera Rotocart in un’area compresa tra via Sile e via Lovara, a nord dell’ex scuola agraria. Il Consiglio dovrà dare l’ok all’asta per la vendita dell’area: 120mila metri quadrati di cui 90mila coperti, in vendita ad una base di circa 5 milioni di euro.

Si tratta della stessa cartiera al centro di tante polemiche negli ultimi due anni che avrebbe dovuto insediarsi a Barcon insieme al macello della Colomberotto. Viste le difficoltà incontrate in Comune di Vedelago, la Rotocart si era guardata in giro, individuando Castelfranco come alternativa e trattando con l’amministrazione leghista.

Lunedì c’era stato il passaggio in commissione urbanistica e oggi ci dovrebbe essere l’ok da parte del Consiglio. Ma la minoranze sono pronte a dare battaglia.

«Nella prima istanza presentata al Comune di Vedelago dalle due ditte proponenti – attacca il segretario del Pd, Laura Viola - il progetto macello/cartiera si parlava di un migliaio di posti di lavoro, nella seconda di qualche centinaio, nella terza di circa cento, poi si è arrivati a definire che la cartiera potrebbe occupare circa venti addetti altamente specializzati… Ma come si può scherzare con un argomento del genere di questi tempi? Dopo due anni di trattative a Vedelago non c'è nulla di certo rispetto ai posti di lavoro è vergognoso che questo argomento sia sbandierato senza pudore sapendo che oggi i cittadini sono anche disposti a rischiare la propria salute e quella dei propri figli pur di avere una pagnotta da portare a casa; questo è un ricatto e se i posti di lavoro sono una ventina è anche un ricatto condito dalla beffa!

L'enorme quantità di acqua indispensabile ad una cartiera impatterebbe in modo gigantesco sulle falde acquifere. Le cartiere sono considerate industrie ad altissimo inquinamento, ma non solo, il sito scelto, i terreni dell'ex Agraria, è a ridosso di aree residenziali e stiamo parlando di un edificio alto 40 metri; tutto questo palesato il lunedì e messo al voto dopo 4 giorni. Vedelago sta verificando l’operazione da due anni, a Castelfranco bastano due giorni: lunedì in Commissione Bilancio e Patrimonio e venerdì in Consiglio comunale».

«Per chiarezza, senza commentare dichiarazioni di chi propone confusione per apparire – recita una nota diffusa dal sindaco Luciano Dussin riferendosi alle critiche del Pd all’operazione - chiarisco il piano vendita che interessa l'area tra via Sile e via Lovara. «Da decenni si auspica di dare inizio al servizio di scalo merci cittadino – dice Dussin - Dopo il fallimento dello scalo merci pubblico, inaugurato e mai utilizzato, una ditta di trasporti ha recentemente investito in quell'area a ridosso della ferrovia, ma ha bisogno di aumentare il volume di merci necessario ad attivare il servizio. A Castelfranco servono nuovi insediamenti produttivi vista la crisi occupazionale esistente, e serve uno scalo merci che porterà altra occupazione.

Oltre a questo in città servono risorse, visti i continui tagli di trasferimenti. L'area è già destinata, da Prg attuale, a utilizzo anche di attività produttive, ovviamente andrà all'asta pubblica nella massima trasparenza. Come al solito sono già uscite dichiarazioni fuorvianti, su possibili problemi derivanti da insediamenti di attività di siffatta specie, e non era il caso di farlo in mancanza di qualsiasi certezza. Spero, visti i tempi di crisi che viviamo, che a Castelfranco possano concretizzarsi delle opportunità, una potrebbe essere questa».

Matteo Ceron

 



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