CASTELFRANCO – Posizionavano dispositivi informatici e microcamere sulle colonnine per il rifornimento self-service alle pompe di benzina, carpivano i codici e poi le utilizzavano per fare acquisti.

Si tratta di una banda di cui fanno parte tre rumeni sulle cui tracce si sono messi i carabinieri di Castelfranco. I tre, stando a quanto ricostruito, avrebbero colpito tra le province di Treviso, Padova e Vicenza.

Il numero dei distributori di benzina colpiti non è ancora stato individuato, così come il numero dei clienti che sono finiti nella ragnatela, probabilmente svariate centinaia: ora stanno iniziano a fioccare le denunce.

A Castelfranco è stato fermato uno dei tre il 25 giugno scorso. Ritenuto sospetto, è stato tenuto d’occhio ed è stato fermato mentre insieme ad un complice stava tentando di manomettere la colonnina in un distributore di Villafranca Padovana. A quel punto è scattata la perquisizione a casa loro, un appartamento in una zona residenziale di Camisano Vicentino.

Qui sono spuntati capi d’abbigliamento di vario genere acquistati in boutique per un valore complessivo di svariate migliaia di euro, oltre a materiale informatico per manomettere i dispositivi ai distributori e documenti falsi.

In manette sono finiti due rumeni di 31 e 32 anni, quelli colti in flagranza mentre armeggiavano sulla colonnina del distributore in provincia di Padova, mentre il terzo componente, un connazionale di 35 anni, l’esperto informatico del gruppo, è stato denunciato a piede libero.