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16 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Il Cardinale Bassetti:"Servono Santi come Toniolo"

Conclusione partecipata per il Centenario

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Il Cardinale Bassetti:

PIEVE DI SOLIGO - Il ricordo del Beato Giuseppe Toniolo, a cent’anni dalla morte, lascia un segno importante nella comunità diocesana di Vittorio Veneto.

Nel corso delle due giornate, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha attualizzato la figura del Toniolo, mettendolo in relazione, a più riprese, con De Gasperi e La Pira.

“Servono santi come Giuseppe Toniolo, apostolo della famiglia e testimone coraggioso dell’impegno sociale dei cattolici italiani” – ha sottolineato il porporato all’omelia della solenne concelebrazione eucaristica di questa mattina di domenica 7 ottobre nel duomo di Pieve di Soligo, dove sono conservate le spoglie mortali del beato trevigiano, proprio nel giorno centenario della morte del Toniolo.

 

Lo stesso pensiero, lo aveva sottolineato ieri sera, al Teatro Careni, affollato.

E il suo appello è stato un convinto richiamo per tutti a vivere le dimensioni della santità, sulla scia di Toniolo, un cristiano laico, esemplare in famiglia, come sposo e padre, ma anche nella professione di docente all'Università di Pisa e con le sue pubblicazioni, nella logica dell’animazione delle realtà temporali, a servizio della Chiesa e del Paese.

Cogliendo momenti significativi della biografia del Toniolo, a partire dalle sue radici di Marca, fino al traguardo attuale della beatificazione, l’arcivescovo di Perugia e Presidente della CEI ha messo in rilievo la straordinaria capacità del docente pisano di affrontare le sfide dei tempi nuovi.

Le sue furono proposte per umanizzare l’economia e migliorare la società e ancora oggi conservano il loro fascino a tal punto che “gli economisti cattolici del nostro tempo possono formulare idee e cercare soluzioni per le sfide presenti nel mondo contemporaneo”.

Si è vista la folla dei grandi eventi: insieme ai tantissimi fedeli nel duomo pievigino molti sindaci e rappresentanti civili e militari tra le prime file.

Presenti anche alcuni discendenti di casa Toniolo oltre che i componenti dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei santi” e tante realtà pastorali e associative diocesane.

 

Una trentina i concelebranti, tra i quali il cardinale Beniamino Stella, e i vescovi Corrado Pizziolo, Giuseppe Zenti (Verona) e Gianfranco Agostino Gardin (Treviso), che, alla fine della messa, si sono recati in processione sulla tomba del Toniolo per la recita comunitaria della preghiera di canonizzazione.

 

Al termine del rito il Vescovo Pizziolo e l’arciprete mons. Nadal hanno fatto a dono a al cardinale Bassetti di un oggetto sacro artistico, contenente una reliquia del beato.

Pronta la reazione di Bassetti: “Domani a Roma, insieme al collega padre sinodale Stella avremo modo di riferire a papa Francesco gli impegni, i contenuti e la bellezza di queste giornate a Pieve, nel segno di Giuseppe Toniolo”.

Lo stesso presidente dei Vescovi italiani, in apertura della messa, si era detto “commosso” per la chiesa gremita di giovani, come già era avvenuto sabato sera, in occasione dell’incontro diocesano “Spirit happening”, promosso dalla pastorale giovanile della diocesi proprio a Pieve per la “santità della porta accanto” del Toniolo.

Inoltre si è complimentato per la cerimonia finale del Premio Toniolo 2018.

Nel suo intervento pubblico il 6 sera alla terza edizione del Premio Toniolo, organizzato dall’Istituto Diocesano “Beato Toniolo” in collaborazione con varie realtà pastorali e istituzionali, il cardinale Bassetti ha ribadito come la stagione attuale sia “il tempo della semina, in cui tutta la comunità ecclesiale , non solo il laicato, viene invitata a fare memoria dei grandi frutti del passato – come Toniolo - e a riversarli nel mondo di oggi... Questi preziosi chicchi di grano vanno seminati nella società odierna".

Si è soffermato con insistenza a mettere in luce nel Toniolo, definito “apostolo della dottrina sociale della Chiesa, la sua capacità di parlare e seminare nella società presente questo chicco di grano di speranza”.

E dopo aver ricordato la sua personale stima per il ruolo quotidiano di rappresentanza e di governo dei sindaci sul territorio, rivolgendosi al Sindaco di Pieve, Stefano Soldan, ha richiamato l’importanza fondamentale della politica come forma esigente della carità, facendo riferimento alla definizione storica espressa da papa Paolo VI.

Subito dopo il Cardinale ha auspicato il rilancio delle scuole diocesane di formazione all’impegno sociale.

Riferendosi dopo al valore della dottrina sociale della Chiesa, ha sottolineato:"E’ quanto mai doveroso che tutta la comunità ecclesiale, senza dividersi in “cristiani del sociale” o “cristiani della morale”, si riappropri pienamente di questo grande patrimonio culturale e pastorale”.

 

Tanti i riconoscimenti della serata, coordinata da Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto, conclusa da Diego Grando, presidente del “Beato Toniolo” e accompagnata dalle esecuzioni molto apprezzate e applaudite dell’Orchestra Aliestese, diretta dal maestro Stefano Pagotto.

I due premi speciali “Etica ed economia”, offerti dalla Camera di Commercio di Treviso - Belluno e consegnati dal segretario generale dell’ente camerale, Romano Tiozzo, sono stati attribuiti ad Angelo Gugel, di Miane, per oltre trent’anni aiutante di camera e familiare del papa con Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XV e al Gruppo Amici di padre Dino, segretaria Silva De Luca, alla memoria del missionario medico camilliano Padre Dino De Zan, di Osigo, scomparso prematuramente nel 2013, per 44 anni impegnato in Colombia per la promozione delle giovani generazioni e l’aiuto concreto ai più deboli.

 

Il Premio Giuseppe Toniolo 2018, sul tema della pace e della cooperazione internazionale, per la sezione nazionale “Pensiero” è stato consegnato all’Editrice AVE – Fondazione Apostolicam Actuositatem, di Roma, dal cardinale Bassetti nelle mani del tesoriere Lucio Turra, per il volume “La pace necessaria”, mentre nella sezione regionale “Azione & Testimoni” si è imposta l’Associazione Famiglie Rurali “Giuseppe Toniolo” - rappresentata sul palco dal presidente Alessandro Toffoli e dal segretario Romano Volpato, che hanno ricevuto il premio dal Vescovo Pizziolo - per i progetti concreti di sviluppo lavorativo, economico e sanitario realizzati in cinquant’anni di attività nei Paesi africani, e specialmente nel Benin.

Infine, per la sezione “Giovani” dai 15 ai 25 anni, che richiedeva un elaborato sul tema della pace a cent’anni dalla Grande Guerra, ha vinto Thomas Zanchettin, di Mareno di Piave, con l’Associazione Allit di Vittorio Veneto al secondo posto e il Gruppo Animatori della Cattedrale vittoriese al terzo, con i premi offerti e consegnati dal sindaco Stefano Soldan a nome del comune di Pieve di Soligo.

Le comunicazioni della presidente diocesana di AC, Emanuela Baccichetto, sul convegno di Milano relativo al Toniolo del prossimo 24 novembre, e di don Andrea Forest sul tema educativo riguardante il premio Giuseppe Toniolo 2019, e l’annuncio dell’uscita del libro di Marco Zabotti “Giuseppe Toniolo. Nella storia il futuro” con il patrocinio dell’Istituto Diocesano, hanno caratterizzato le altre fasi della serata, conclusa con il brindisi finale offerto dalla Cantina cooperativa Colli del Soligo.

 



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