La capra gramigna
Favola tradizionale russa.
Traduzione e messa in scena: Daria Korsunovskaia
Supervisione alla regia: Ferruccio Merisi

Una Capretta irrompe in una famiglia, e si fa spazio a danno di tutti, come la Gramigna in un giardino. Il successo della storia si basa sul fatto che non si tratta di un personaggio negativo, anzi, la capra è simpaticissima e ci identifichiamo con il suo modo di essere prepotente, perché da bambini, siamo tutti così; e crescere vuol dire superare questa fase grazie all’amore e all’affetto, ma anche con qualche salutare “castigo”. Una storia in cui al “cattivo” non si può non voler bene, e i piccoli spettatori volentieri lo perdonano, imitando in questo gli altri altrettanto simpatici protagonisti della storia.