Canto di-vino.
Centorizzonti Paesi&Paesaggi 2017
Incontri - Presentazioni
quando | 30/06/2017 |
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orario | Dalle 18:00 alle 21:00 |
dove |
Asolo Fornace dell'Innovazione, via Strada Muson 2 - Asolo |
prezzo | 13,00 euro biglietti interi, 10,00 euro biglietti ridotti, 3,00 euro ragazzi fino a 13 anni |
info | tel. 041412500 – 3409446568 |
organizzazione | Echidna Paesaggio Culturale |
sito web | https://goo.gl/nZ2xaX |
Venerdì 30 giugno dalle 18.00 alla Fornace dell’Innovazione di Asolo, Treviso, si svilupperà un nuovo percorso nell’ambito programma 2017 di Centorizzonti Paesi&Paesaggi, progetto culturale della omonima rete di 17 Comuni trevigiani e bellunesi condiviso con la Regione del Veneto e con la concezione artistica di Echidna Associazione culturale: si tratta di “Canto di-vino” e protagonista sarà il nettare degli dei, con le molteplici chiavi di lettura a cui si presta, in relazione al territorio, al business, alla storia, agli uomini.
La serata, organizzata con la collaborazione del Comune di Asolo e di Confartigianato Asolo Montebelluna, che quest’anno ha aderito a Centorizzonti con la volontà di portare la cultura alla Fornace, e il coinvolgimento del Consorzio Tutela Vini Montello Colli Asolani, sarà suddivisa in due momenti, uno di approfondimento ed uno artistico, ed entrambi si svolgeranno nell’antico forno. Il primo sarà la conversazione con Lavinia Furlani, direttore editoriale di Wine Meridian, e Andrea Pozzan, responsabile divisione Risorse Umane di Competenze in Rete, autori del libro “Wine people, X-factor per il successo nel mondo del vino” (2017). Con loro si discuterà degli “uomini del vino”, cioè dei professionisti ai quali è affidato lo sviluppo e la gestione di un mercato fiorente: sono loro, secondo i due autori, a poter fare la differenza nei mercati internazionali oggi, purché sappiano puntare sulle giuste competenze e siano autentici interpreti di un’identità forte e precisa (proveniente dalla cultura, dal territorio, dall’azienda, dal prodotto e, non ultimo, da loro stessi), purché abbiano coraggio e consapevolezza. Il volume, vuole essere un vademecum per tutti gli operatori del settore, per i produttori, per chi è già export manager e per chi vorrebbe diventarlo e trova accoglienza in un luogo, la Fornace, in cui il valore degli uomini e delle idee è al primo posto.
“All’interno della cornice della Fornace di Asolo, centro di eccellenza artigiana e di innovazione, - spiega Fausto Bosa, presidente di Confartigianato Asolo Montebelluna - Confartigianato Asolo Montebelluna volge lo sguardo all’importante filiera dell’industria vitivinicola, eccezionale indotto per molti settori economici: dalle attrezzature meccaniche, al trasporto, dalla costruzione e manutenzione delle cantine stesse, all’ambito agricolo. Un settore che cresce anche dal punto di vista formativo e che richiede dedizione e professionalità dettagliate, per rispondere alle sempre più raffinate esigenze del mercato. Grazie a Centorizzonti cogliamo l’occasione per dedicare a questo nobile frutto della terra, una serata che si allontana da una chiave economica, per proporre una visione più culturale, e perché no pure esperienziale. Un evento per tutti, all’insegna di nuove riflessioni, conoscenze e peccati di gola”
Dopo l’approfondimento, alle 19.00 spazio all’arte teatrale e alla performance dell’apprezzata attrice fiorentina formatasi alla Bottega di Gassman Lucilla Giagnoni, “Canto di-vino, del vino e della natura divina. Storie sul vino raccolte e raccontate”, con le musiche di Paolo Pizzimenti.
Con lei si continuerà a parlare di uomini, di vite e di destini legati alla terra e alla produzione del vino, ma cambiando registro, guardando non più al mondo esterno ma dentro se stessi, con quella capacità introspettiva delicata eppure profonda che connota Lucilla Giagnoni. Lo spettacolo è un inno alla bevanda che ci avvicina alla nostra natura di-vina, che ha portato al mondo ciò che ci mancava, l’ebbrezza: inizia con la pianta di vite, con la sua comparsa nel mondo, la cui comparsa è di difficile collocazione nel tempo e nello spazio ma ha rappresentato, questo è sicuro, un incentivo per far abbandonare all’uomo la vita nomade, inducendolo a stabilirsi in luoghi collinari ameni per seguire il ciclo che dura tutto l’anno. L’uomo seguendo il ciclo della vite imparava di avere un destino, dopo la deposizione nella tomba, un destino come l’uva. I grappoli ridotti a vinaccia si tramutano in mosto, e quando il mosto s’imbotta in una cantina umida, comincia a ribollire. Alla fine il mosto secondo il parere degli antichi cede la sua parte più preziosa, lo spirito, e allo stesso modo il corpo dell’uomo attraversa il mondo dei defunti, fermenta, si decompone, diventa concime e lascia lo spirito, la sua parte migliore e perfetta.
Anche in questa proposta la rete Centorizzonti, riconosciuta e sostenuta dalla Regione del Veneto, infatti si propone di promuovere identità e appartenenza, capacità attrattiva e conoscenza del territorio. Una produzione che connota e plasma il paesaggio, come quella del vino, non poteva non essere presa in considerazione e, come è nella natura del progetto culturale in rete, approfondita sotto molteplici aspetti e con differenti linguaggi. Questo anche per avvicinarsi a quella pluralità di target a cui Centorizzonti è rivolto e sui quali agisce con strategie extracomunali, avvalorando nel contempo il ruolo dei singoli centri e attivando coordinamento e collaborazione, risorse e opportunità, indotto economico.
Al termine dello spettacolo, alle 20.00, seguirà un momento conviviale con appunti di cultura enogastronomica del territorio, degustazioni e cicchetti.
Biglietti: 13,00 euro biglietti interi, 10,00 euro biglietti ridotti, 3,00 euro ragazzi fino a 13 anni