Cantiere infinito: «Ripartiremo a luglio»
L'assessore Righi zittisce le polemiche e annuncia la ripresa dei lavori del palazzo comunale
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MOTTA DI LIVENZA - Lavori al via da dine luglio: si sbloccano il problema del cantiere fermo in centro da febbraio. L’ha detto mercoledì in Consiglio comunale a Motta l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Righi. Il quale ha ribattuto alla mozione presentata dal gruppo di opposizione Motta Civica.
Il gruppo, tramite il consigliere Paolo Tolotto, ha segnalato: «Il cantiere è fermo da mesi perché avete sbagliato il progetto: appena partiti i lavori sono stati subito fermati. Chi pagherà il maggior costo dei nuovi lavori? E perché intanto non togliete il cantiere? ».
Righi ha risposto punto su punto. «Il progetto prevede il rinforzo delle fondazioni e delle pareti del piano terra, l’irrigidimento del primo e secondo solaio, la tirantatura della facciata e l’alleggerimento della copertura. È stato redatto sulle informazioni della perizia statica del 2010 e sulle poche verifiche autorizzate dalla Soprintendenza. Durante i lavori ci sono stati problemi in ogni stanza a causa dei lavori e delle scelte progettuali che nel tempo hanno modificato l’assetto dell’edificio originario.
Pertanto a febbraio abbiamo sospeso i lavori per nuove indagini». Ora che farete? «La variante al progetto prevede il rinforzo delle pareti verticali estendendola ad ambo i lati dei muri. In questo modo l’edificio da un livello di sicurezza sismica del 49% arriverà al 77% per l’intero edificio e da un livello di sicurezza sismica della facciata del 80% al 106%». Il progetto, ha spiegato Righi, è stato consegnato già da tempo: «Siamo in attesa del nulla osta della Soprintendenza».
«Il cantiere non è stato mai rimosso perché non era in discussione il riavvio del cantiere in tempi brevi. Di conseguenza il costo di smontaggio e rimontaggio del cantiere non era motivato». Tempi? «I lavori ricominceranno entro fine luglio compatibilmente con l’iter burocratico e il responso della Soprintendenza. Prevediamo di terminare entro l’anno».
E sui problemi strutturali? «Non esistono. Non ci sono cedimenti dato che non sono state rimosse parti strutturali. Anzi con la riduzione dei carichi c’è stato un miglioramento».