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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Cansiglio: paura per l'hotel san Marco, potrebbe partire la trattativa privata

L’atto di accusa degli ambientalisti contro la svendita dell’Hotel San Marco. “Tra trent’anni saremo ancora qui a combattere, se necessario”, avvertono.

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Cansiglio: paura per l'hotel san Marco, potrebbe partire la trattativa privata

CANSIGLIO - Con il mese di settembre è scaduto anche l’ultimo bando per la vendita del San Marco in Pian Cansiglio. Ora la regione potrebbe procedere con la trattativa privata, o addirittura con la cessione a titolo gratuito, ad un altro ente pubblico o addirittura ad un privato, con l’impegno a rimettere in funzione il vecchio albergo.

 

Comunque sembra ancora emergere, per l’ennesima volta, la determinazione ad iniziare proprio dal San Marco, l’incomprensibile determinazione di procedere con lo smembramento del Cansiglio. Ancora più incomprensibile in questo momento in cui un soggetto privato, una grande impresa a livello nazionale, si è dichiarato disponibile a prendere in affitto la struttura, rimetterla a posto a proprie spese in cambio di un contratto sufficientemente lungo.

 

Sembrerebbe la soluzione ideale, non si aliena un pezzo di demanio, non si rompe una unitarietà secolare unica in Italia, si rimette in funzione un albergo che potrà rivitalizzare l’economia locale senza spendere un euro di soldi pubblici, si dà un segnale e una prova importante di non procedere a colpi di svendita ma di voler conservare integro un importante patrimonio storico e naturalistico.

 

Tempo fa un assessore regionale aveva affermato che la vendita era necessaria affinché la giunta non dovesse essere chiamata a rispondere di danno erariale, ma ora che la possibilità di risolvere positivamente il problema esiste, mettendo davvero d’accordo tutti, cioè le richieste locali di un rilancio economico e anche quelle di conservazione dello stato attuale – affermano Michele Boato dell’Ecoistituto Veneto e Giancarlo Gazzola vicepresidente nazionale di Mountain Wilderness- potremmo essere noi ad accusare la giunta regionale di danno erariale, richiedendo un intervento del governo centrale.

 

Si spera che a questo punto la regione proceda in modo ragionevole, non ci obblighi a ricominciare con il digiuno a catena o a dover cercare soluzioni legali, iniziando un altro lungo contenzioso. Domenica 12 novembre ci sarà il trentesimo raduno a Casera Palantina e, al ritorno, ci fermeremo davanti al san Marco.

 

Davvero la regione è tanto determinata dal decidere di aprire un contenzioso che, lo promettiamo, durerà a lungo? Siamo tornati in Palantina per 30 lunghi anni, dimostrando così tutta la nostra determinazione, fra trent’anni ci saremo ancora. Se davvero il San Marco venisse venduto o ceduto a un altro soggetto, pubblico o privato, non ci arrenderemo e ricorreremo in tutti i modi possibili, ci stiamo preparando a trasformare, se necessario, il San Marco in un caso nazionale.

 

Michele Boato direttore dell’Ecoistituto Alex Langer del Veneto

Giancarlo Gazzola vicepresidente nazionale di Mountain Wilderness Italia

 



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