PONZANO - Dal primo gennaio ad oggi già 53 cani ospiti del canile di Ponzano hanno trovato una famiglia adottiva. Ma i cani rinchiusi nella struttura di via Fossa sono molti di più. Troppi per l’Enpa, l’associazione animalista trevigiana, che da quest’anno ha preso la struttura.

«All’insegna della trasparenza vogliamo svelare quello che è stato uno dei segreti più gelosamente custoditi: quanti cani sono vi rinchiusi e, soprattutto da quanto tempo» - spiega Adriano De Stefano, presidente Enpa sezione di Treviso. «Al 31 dicembre 2013, c’erano 175 cani di cui 158 a carico dei 55 comuni dell’Ulss 8 e 9 convenzionati. Troppi i cani entrati ancora giovani ed invecchiati irrimediabilmente tra le mura: 38 vi erano rinchiusi da più di 10 anni, per salire a ben 126, se estendiamo il campo a fino il 2010. Un’esagerazione - denuncia De Stefano - veramente inammissibile. Un dolore infinito a cui faremo di tutto per porvi sollievo e termine. Una triste scoperta che ci ha riempiti di amarezza e sconforto. Possibile mai che nessuno sapesse?».

L’Enpa, un’associazione abituata da tempo ad accasare almeno 200 cani e 400 gatti all’anno, si è data da fare: nel giro di 3 mesi già 53 ospiti hanno trovato finalmente una famiglia. Tra questi, diversi anziani. Così è stato per Gabriele, entrato a settembre del 1999, ad un anno di età, vi ha trascorso 14 anni, 5260 interminabili giorni e ridotto all’immobilità. Ma grazie al lavoro delle impagabili volontarie che lo hanno rimesso in piedi, grazie ad un carrello, e al loro tam tam nella rete si è fatto avanti Jean Pierre Cucchiaro, anche lui costretto in sedia a rotelle, che lo ha portato a casa, a Fontanafredda, nella sua splendida famiglia. Dopo Gabriele, anche molti altri vecchietti, hanno varcato il cancello azzurro per trascorrere questo fine inverno confortati da una carezza e dal calore di una famiglia. Così è stato anche per Stilton, un segugio nato il 2002 ed entrato nel 2007, adottato dalla splendida famiglia di Treviso, che lo ha felicemente unito agli altri loro tre loro cani adottati nel corso del tempo. Tra i più anziani hanno trovato casa Brumilde, entrata nel 2000, Brunilde, in canile dal 2000, Birba (2001), Amerindo (2005), Valium (2006), Sodio (2006), Stilton (2007) e Pap (2007). «Il mantenimento di questi cani nella struttura per tutti questi anni è pari ha comportato una spesa di oltre 70mila euro - spiega l’Enpa - e questi sono solo una parte».

«Mantenere queste creatura comporta una spesa totale di oltre 132mila euro l’anno sottratta ad altri impieghi che potrebbero essere stati molto più produttivi - sottolinea il presidente De Stefano - Se solo i comuni avessero speso un decimo in prevenzione, informazione e formazione ora il rifugio sarebbe vuoto». Invece i cani continuano ad essere abbandonati: da gennaio a oggi a fronte dei 53 affidi, sono entrati in canile 15 nuovi ospiti. «Una emorragia che sembra inarrestabile se non fosse che basterebbe così poco per porvi fine. Qualora la Provincia volesse fare qualcosa va doverosamente sottolineato che il 20% dei cani presenti sono cani da caccia. Dal canto nostro - conlcude - faremo il possibile per dare loro una nuova famiglia e i volontari ce la stanno mettendo tutta, anche prevedendo dei corsi di recupero comportamentale per i più diffidenti e problematici».