I campi di concentramento dimenticati
Incontro con la scrittrice Tatjana Rojc sabato 23 gennaio
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Boris Pahor
VITTORIO VENETO - “Ogni Giorno della memoria si ripete sempre nello stesso modo: si parla molto di Auschwitz, si parla di Birkenau o Treblinka, di Buchenwald o di Mauthausen, ma quasi mai di Dora-Mittelbau, di Natzweiler-Struthof e altri campi riservati ai Triangoli rossi, i deportati politici. E spesso mi risentivo, qualche volta a voce alta, non perché sono stato un Triangolo rosso anch’io, bensì perché avere sul petto, sotto il numero che sostituiva il nome e il cognome, il triangolo rosso, significava che ero stato catturato perché come soldato non mi ero presentato all’autorità militare nazista, ma avevo scelto di oppormi in nome della libertà".
Questa la testimonianza dello scrittore ultracentenario Boris Pahor in "Triangoli rossi, i campi di concentramento dimenticati”. Libro che verrà presentato dalla scrittrice e saggista Tatjana Rojc, considerata l’interprete pià approfondita dell’opera di Pahor dallo stesso autore.
L’appuntamento, organizzato da Anpi Vittorio Veneto e dal Comune, si terrà presso la Biblioteca civica di Ceneda sabato 23 gennaio alle ore 15.30, in occasione della Giornata della Memoria, che sarà celebrata il 27 gennaio in tutto il mondo per ricordare le vittime dell’Olocausto.