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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Cala il sipario sul Piccolo Teatro Dante

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Cala il sipario sul Piccolo Teatro Dante

VITTORIO VENETO - In sei anni, con la loro stagione teatrale estiva, hanno portato più di 50mila spettatori al Piccolo Teatro Dante. Ora l’Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte, diretta da Edoardo Fainello, ha deciso di abbassare definitivamente il sipario sugli spettacoli ad offerta libera che anche quest’anno, da maggio a domenica scorsa, hanno animato questo teatro all’aperto costruito dagli stessi attori.

 

Ogni venerdì, sabato e domenica, al calar del sole, gli attori con più esperienza (come i fratelli Ludovico e Federica Girardello solo per citarne due) e quelli alle prime armi hanno portato in scena, sempre con molta professionalità, ben 70 produzioni in oltre 300 date.

 

«Abbiamo sempre voluto fare i nostri spettacoli estivi con ingresso ad offerta libera – ricorda Fainello, anima del progetto -, così da dare modo a tutti di andare a teatro. La stagione 2019 si è chiusa però con una media a spettatore di 3,30 euro offerti e questo è un po’ svilente, perché non riusciamo più a sostenere le spese. Il pubblico non ci è mai mancato, anzi. Solo che il fatto che sia ad offerta libera è spesso diventato una scusa per molti per andarci gratis. La struttura, gli spettacoli, i costumi hanno un costo. E noi abbiamo fatto anche debiti per riuscire a pagare tutto. Ora, come un buon padre di famiglia che, fatti i conti di casa, un anno dice ai propri figli che non si può andare in vacanza, a noi tocca chiudere questa esperienza».

 

Il progetto della rassegna estiva del Piccolo Teatro Dante è sempre stato interamente sostenuto dalle offerte degli spettatori. Nessun contributo da privati, né da enti pubblici.

 

«In questi sei anni, abbiamo ricevuto tante promesse da parte di sponsor, ma nessuno si è fatto poi avanti – sottolinea Fainello -. Nessuno ha ritenuto la cosa appetibile, sebbene i 50mila spettatori. Il Comune di Vittorio Veneto destina i suoi soldi ad altri progetti e da soli noi non ci sosteniamo più».

 

Credits: Stefania Riggi

 

Fainello non nasconde la propria amarezza e quella dei tanti attori che hanno fatto crescere, in questi sei anni, la produzione del Piccolo Teatro Dante. «Provo amarezza – confida – nel vedere il pubblico di un teatro amatoriale di bassa qualità spendere 10 o 15 euro per uno spettacolo e amarezza nel non essere riusciti a far capire il lavoro che c’è dietro alla nostra produzione ad offerta libera. E poi la mia amarezza personale sta soprattutto nel non dare così più modo ai giovani attori di salire sul palco».

 

Cosa ne sarà ora del Piccolo Teatro Dante? «Lo spazio non lo distruggiamo – precisa subito Fainello -. Muore il Piccolo Teatro Dante inteso come spettacoli ogni venerdì, sabato e domenica. Se l’anno prossimo faremo qualcosa, useremo formule diverse. Quanto al nome della rassegna, vedremo se cambiarlo o meno. Come tutte le cose questo è un ciclo e finisce. Ma ho già delle idee nuove».

 

Tra queste un progetto dedicato ai bambini più piccoli, una novità per tutto il Veneto. Le attività dell’Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte, che negli anni ha lanciato numerosi attori divenuti anche protagonisti di film del piccolo e grande schermo, non si esaurisce. Anzi: prosegue nella sua sede serravallese a pieno ritmo e con nuove collaborazioni, dal Teatro del Pane a Arteven.

 



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Claudia Borsoi

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