Cadoro contro il Comune: si va a processo?
Nuova grana per l'amministrazione moglianese. L'affondo della minoranza
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MOGLIANO - Il tormentone che da quasi trenta anni imperversa su Mogliano, vale a dire la soluzione dell’enigma Area ex Macevi, situata in pieno centro, non giunge a conclusione, ma continua e produce un nuovo capitolo, ossia una causa di danni intentata contro il Comune dalla società Cadoro che gestisce supermercati alimentari.
In un primo momento si era tentato di risolvere il problema di questa area mediante la Società Molius, creata ad hoc, ma miseramente poi fallita. In seguito si era giunti, nel 2014, ad una delibera che prevedeva di destinare l’area ad un insediamento di un esercizio commerciale di media grandezza, vale a dire 2.500 metri quadri.
Basandosi su tale delibera la società Cadoro, acquistò l’area per 5 milioni di euro all’asta indetta dal Tribunale dei beni della fallita società Monlius con l’obiettivo di insediarvi appunto un esercizio commerciale di 2.500 metri quadri.
Tuttavia l’attuale Consiglio Comunale con una delibera ha stralciato questa area dal numero di quelle idonee all’insediamento di medie grandi strutture commerciali impedendo cosi alla Cadoro di perseguire i suoi obiettivi commerciali, ed ecco il motivo della causa intentata nei confronti del Comune.
“ Dopo mesi di richieste ed indagini – afferma, Giovanni Azzolini (nella foto) alla testa del del gruppo di opposizione Azzolini Sindaco – è emerso ciò che gli uffici comunali, il Sindaco e l’Amministrazione avevano tenuto nascosto alla cittadinanza ed al Consiglio Comunale. Il Gruppo Cadoro ha fatto ricorso contro il Comune. Ora è guerra”.
“ Questo è solo l’inizio perché se Cadoro vincesse il ricorso, – continua Azzolini – afferma il suo avvocato, chiederà oltre il rimborso delle spese anche i danni subiti, si parla di milioni di euro. Cadoro ha comprato il terreno dal Tribunale per oltre 5 milioni di euro con tanto di licenza ad insediare una sua attività commerciale”.
“Possibilità che le è stata tolta da questa maggioranza che vuole avere, senza pudore politico, qualcosa in cambio com’è apparso da molte dichiarazioni del Consigliere di maggioranza durante la seduta del Consiglio”.
Gianfranco Vergani