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19 aprile 2024

Castelfranco

Sotto a un mucchio di pietre trovato cadavere col cranio fracassato

Si tratta di un uomo non ancora identificato: è omicidio. Il ritrovamento nei pressi del tempio di Possagno

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Sotto a un mucchio di pietre trovato cadavere col cranio fracassato

POSSAGNO - Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato trovato sotto un mucchio di pietre a Possagno, dietro il tempio canoviano. Sul posto si sono recati i carabinieri. Il cadavere è stato segnalato da alcuni boscaioli che erano in zona.

 

I resti si trovavano lungo un sentiero che si inerpica verso i rilievi di Possagno e, come hanno indicato le prime analisi sommarie del medico legale sul corpo trovato carbonizzato e con il cranio fracassato, appantengono a un uomo. Sarà l'esame autoptico a stabilire le modalità di quello che ha i connotati di un omicidio e confermare il periodo del decesso che sempre secondo l'anatomopatologo potrebbe risalire a circa una settimana fa.

 

Il punto del ritrovamento è a circa un chilometro dal tempio di Possagno. Si procede per una strada asfaltata che sale sulla sinistra della chiesa, poi si deve prendere un sentiero e procedere per qualche minuto a piedi. Qui si vedono i resti di quello che sembrerebbe un semplice focolare.

Il cadavere appartiene presumibilmente ad un uomo di media altezza e di mezza età. Il corpo era carbonizzato quasi completamente e nei pressi di questo è stata ritrovata una lama, presto però per dire se possa essere di un coltello utilizzato per colpirlo.

 

Stando a quanto ricostruito finora l’uomo potrebbe essere stato accoltellato e quindi il suo corpo sarebbe stato incendiato. Successivamente sarebbe stato coperto con delle pietre, poi l’autore - o gli autori – dell’omicidio sarebbero andati via. La testa sarebbe stata fracassata proprio con uno dei massi gettati sopra di lui per coprirlo.

Non è comunque per ora escluso che possa essere stato ucciso da un’altra parte per poi essere portato lì e quindi bruciato e poi coperto dalle pietre.

 

Dei boscaioli nei giorni scorsi si erano accorti del fumo proveniente dal luogo del ritrovamento, ma non avevano dato particolare peso alla cosa. Oggi, invece, rendendosi conto che poteva esserci un corpo in decomposizione data la presenza di mosche che ronzavano hanno avvertito i carabinieri, che ora stanno indagando.

 

Sul posto è giunto anche il colonnello Ruggero Capodivento, comandante provinciale dei carabinieri di Treviso.

«Abbiamo rinvenuto un cadavere totalmente carbonizzato ed occultato da dei massi – ha affermato –. Nei pressi del cadavere è stata trovata la lama di un coltello, che al momento comunque non è detto sia stata usata per colpire l’uomo. Sull’identità non si sa nulla al momento, l’unica cosa che possiamo dire è che è di sesso maschile. L’ipotesi per cui procediamo è omicidio. Il corpo aveva dei traumi, ma bisogna metterli in relazione con la carbonizzazione del corpo, da chiarire quindi se siano causa o conseguenza della morte. Una volta identificata la vittima si cercherà di ricostruire i suoi ultimi giorni di vita. In provincia al momento non risultano persone scomparse».

 

A ritrovare il cadavere e a dare l’allarme sono stati Gabriele Fornasier ed il fratello, boscaioli che insieme gestiscono un’azienda agricola e vivono a poca distanza dal punto in cui è stato rinvenuto il cadavere.

«Abbiamo visto delle mosche che ronzavano sopra alle pietre e quindi abbiamo pensato ci potesse essere una persona morta, oppure un animale morto – afferma Fornasier -. Non abbiamo toccato nulla ed abbiamo chiamato il 118. Arrivati sul posto i sanitari del Suem di Crespano hanno rimosso i sassi ed allora abbiamo visto che si trattava del cadavere di un uomo. Vicino al corpo c’era un coltello da cucina completamente annerito dal fuoco, non ho idea se possa essere stato usato per ucciderlo».

Domenica vicino a quel cumulo di pietre erano passati anche degli appassionati di podismo per una corsa amatoriale. «Nessuno si è accorto di nulla – prosegue -. Noi stessi avevamo visto il fuoco domenica, ma non ci abbiamo fatto caso, può capitare che qualcuno accenda un fuoco…».

 

(Nelle foto, dall'alto, il punto in cui è stato ritrovato il cadavere, il colonnello Capodivento e Gabriele Fornasier)

 


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