CORDIGNANO/ORSAGO - Notte insonne per molti residenti dell'area  tra Cordignano e Orsago non lontano, in linea d'aria, dalla base militare americana di Aviano (Pordenone).

Non era la prima notte, in questi giorni, che i caccia militari americani solcavano il cielo trevigiano diretti in Libia o in altre basi militari del territorio, ma dalla tarda serata di ieri, fino a questa mattina, il via vai si è notevolmente intensificato.

Un via vai che a molti residenti ha ricordato quello del lontano 1990 quando dalla base di Aviano partivano gli aerei per la guerra in Iraq. Allora molti residenti di Orsago rilevarono come l'intenso passaggio degli aerei spostò addirittura le tegole delle loro case.

«Impossibile dormire sapendo che quegli aerei andavano a portare bombe e morte senza conoscerne il motivo - annota Ruggero Da Ros che non ha chiuso occhio questa notte - Oppure lo sappiamo: la Libia è il dodicesimo produttore di petrolio e il primo Paese al mondo per riserve petrolifere. Non ho chiuso occhio anche al pensiero che, per garantirci la possibilità di accendere la luce della camera, si bombardino delle città e di fronte all’indifferenza generale».

All'alba di questa mattina sono state sentite due esplosioni a Tripoli, mentre nella notte è stato colpito un porto militare della capitale libica. In fase di definizione l'intesa per far intervenire la Nato sul territorio libico.

Da Aviano era partito lunedì il cacciabombardiere F-15E Eagle americano caduto in Libia e il cui equipaggio era stato tratto in salvo. Sono circa 40 gli aerei di supporto all'attività bellica giunti alla base di Aviano lo scorso weekend.

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