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29 marzo 2024

Treviso

CA’ FONCELLO: INAUGURATO IL PRONTO SOCCORSO

Investiti 6.800.000 euro comprensivi anche della nuova viabilità accessoria. La struttura è raddoppiata rispetto al vecchio Pronto Soccorso

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO - Taglio del nastro, stamani, del nuovo Pronto soccorso e della viabilità d’accesso accessoria al nosocomio regionale alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del direttore dell’Ulss 9, Claudio Dario e di tutte le autorità civili e militari. Grande festa all’ospedale regionale al Ca’ Foncello, per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso che raddoppia rispetto al precedente.

Un evento che segna una nuova importante tappa nella realizzazione della Cittadella della Salute, che prevede la riunione in un unico sito tutte le sedi sanitarie, ospedaliere e territoriali, del capoluogo della Marca. Insieme al governatore, erano presenti, anche il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo insieme a numerosi colleghi dei Comuni afferenti all’Ulss 9, il presidente della Provincia Leonardo Muraro.

Il presidente Zaia ha visitato la nuova struttura accompagnato dal primario del pronto soccorso Mario Chiesa. Le opere di realizzazione sono iniziate il 27 novembre del 2008 e si sono concluse all’inizio del 2010 per una spesa complessiva di 3 milioni e 200.000 euro con finanziamento regionale.

La nuova struttura ha il doppio delle dimensioni rispetto a quello precedente, passando da una superficie di 1026 metri quadri all’attuale di 2020, completamente ripensata e rinnovata, composta dagli spazi già esistenti più una nuova piastra. E’ Pronto Soccorso di nuova concezione, nel quale le aree di intervento e le sale di attesa sono adeguatamente diversificate.

Oltre ai vari spazi riservati all’attesa controllata dagli operatori (150 persone), l’estensione dei locali ha consentito di dotare il servizio di una sala da 9 posti, dedicata alla sosta dei pazienti non deambulanti o sistemati in barella. Inoltre: un’area verde con 8 box ambulatoriali, 8 box destinati alla traumatologia (per l’attività chirurgica e ortopedica). Ci sono anche un ambulatorio e una saletta di attesa dedicati esclusivamente ai bambini.

Con la ristrutturazione dell’area già esistente sono state ricavate la nuova area ”area rossa” con 10 posti per pazienti critici e 2 sale per la rianimazione. Vi sono anche un’area specifica a fronte di necessità di decontaminazione ed un locale riservato all’isolamento. In caso di maxiemergenza si può ricorrere a 12 box supplementari.

Insieme al rinnovamento del Pronto soccorso è stata concepita anche una piccola rivoluzione urbanistica grazie all’accordo tra Comune di Treviso e  Ulss 9: la nuova viabilità di accesso all’Ospedale Ca’ Foncello ed il totale rifacimento del piazzale antistante l’ospedale. La realizzazione è il frutto di un investimento di 3 milioni e 600.000 Euro, ripartiti equamente tra Ulss 9 e Comune di Treviso.

Una nuova arteria collega oggi la tangenziale con il Presidio ospedaliero, rendendo l’accesso più veloce, e, anche grazie a una rotonda disposta di fronte all’ingresso principale, disciplina in modo nuovo anche l’accesso all’Ospedale per chi proviene dal centro di Treviso.

Una rivoluzione che alleggerisce il traffico sopportato fino ad oggi dai quartieri adiacenti e permette un avvicinamento più rapido alla struttura ospedaliera, garantendo infine un maggior numero di parcheggi (giunti a quota 2600 unità, con un incremento di altri 500 posti auto). Il piazzale antistante l’ingresso è stato ripensato e sottoposto ad una nuova realizzazione che, grazie alla ridistribuzione dei parcheggi, ha permesso di accrescere e valorizzare le aree verdi.

Il primario del Pronto soccorso, Marcio Chiesa, fra Claudio Dario e Luca Zaia

Il direttore Dario ha ribadito un concetto caro: la salute costruiamola assieme, medici istituzioni e cittadini. “Oggi possiamo affermare che la Cittadella della salute non è solo un progetto – sottolinea Dario è una realtà in divenire che ci terrà impegnati ancora a lungo ma che conferma ancora una volta la valenza regionale dell’Ospedale di Treviso, il più grande del Veneto dopo i poli universitari.

Una dimensione che non è soltanto sanitaria, ma: didattica, formativa, volontaristica, sociale, storica, spirituale. Una grande risposta territoriale in cui si fondono le risposte sanitarie primarie con quelle ospedaliere. Inauguriamo due nuove opere, completiamo un lavoro importante e lanciamo una nuova sfida – prosegue Dario -. E’ ancora una volta il frutto di una grande sinergia tra Regione, tutti gli Enti Locali, il Comune, uniti verso un unico risultato e motivati da un unico motore che è anche un nostro solido pilastro nella programmazione: la centralità della persona.

E’ un lavoro nel solco di quanto è sempre stato proprio della terra e della gente trevigiana e veneta: una tradizione di oculatezza e appropriatezza degli interventi in un’ottica di lunga gittata. Che conferma il nostro slogan: La salute costruiamola insieme”. Oltre a Pronto soccorso e viabilità, le opere giù concluse in vista del progetto “Cittadella” è’ l'area tecnologica inaugurata l’8 novembre 2008, un nuovo edificio di 40.000 metri cubi, comprende le lavanderie, la centrale di sterilizzazione, le cucine e la farmacia galenica su un’estensione di 15.000 metri quadrati.

Con potenzialità produttive in grado di assicurare il servizio anche ad altre aziende è il frutto di un investimento complessivo di 16 milioni di Euro. Recupero Parco Villa Carisi. Concluso nel 2006, ha riportato all’antico splendore l’area verde di circa un ettaro che fa da cornice alla villa ottocentesca destinata a sede direzionale. La riqualificazione del parco è stata concepita a scopi riabilitativi, nonché didattici e culturali. Primo Stralcio recupero ambientale Riva del Sile.

Di riqualificazione della Riva del Sile compresa nell’area ospedaliera con la demolizione degli edifici obsoleti è stata avviata nell’ottobre 2009 con l’eliminazione della vecchie cucine. Oggi la zona è già un nuovo ettaro di verde. Casa Suore. Benedetta lo scorso maggio dal vescovo di Treviso, è il frutto di una ristrutturazione di uno degli edifici lungo via Scarpa.

Ospita la comunità di religiose infermiere dell’ospedale prima residenti a Villa Carisi. Fra qualche mese Dario conta di inaugurare il pronto soccorso di Oderzo.

Foto di Laura Tuveri

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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