CASTELFRANCO - La direzione dell’Ulss 8 rende noto che in questo periodo entrambi i due presidi ospedalieri, il San Valentino di Montebelluna ed il San Giacomo di Castelfranco Veneto, il numero di accessi e di ricoveri è significativo. La situazione risulta, comunque sotto controllo.

Questa situazione si sta verificando da alcune settimane, in corrispondenza con l’aumento dei casi di influenza stagionale che, in molti casi, presentando complicanze, richiede il ricovero del paziente.

Non si evidenziano particolari differenze tra i due presidi che, in tutto, possono ospitare fino a 600 pazienti, anche se in questo periodo la direzione di ospedale si è attivata per “recuperare” almeno altri 20 posti letto all’ottavo piano del San Giacomo di Castelfranco Veneto.

Questa la situazione degli accessi in Pronto soccorso ed i conseguenti ricoveri nei due presidi ospedalieri nelle ultime due settimane:

-          Dal 22 al 28 gennaio: a Castelfranco 691 accessi e 110 ricoveri; a Montebelluna 573 accessi e 88 ricoveri.

-    Dal 15 al 21 gennaio: a Castelfranco  844 accessi e 130 ricoveri; a Montebelluna 681 accessi e 113 ricoveri.

Al momento non risultano casi di morte collegati direttamente all’influenza stagionale. Risultano invece diversi casi di pazienti con patologie respiratorie, anche giovani, ricoverati per possibili complicazioni influenzali.

Per far fronte a questa situazione la direzione ha inoltre stretto una più intensa collaborazione con i medici di medicina generale del territorio, anch’essi super impegnati in questo periodo nel territorio per far fronte alla diffusione dell’influenza che, in molti casi richiede visite mediche al domicilio del paziente.

Inoltre, sempre allo scopo di avere a disposizione un maggior numero di posti letto per i pazienti influenzati,  la direzione ha espressamente richiesto ai medici chirurghi di dare priorità, in questo periodo, agli interventi chirurgici in day surgery rispetto a quelli che richiedono una convalescenza con ricovero di qualche giorno.

Sulla base dell’andamento finora monitorato dalla Regione del Veneto, si presume che questa situazione di criticità, che peraltro sta interessando gran parte delle strutture socio-sanitarie del Veneto, durerà ancora per circa un mese.