FOLLINA - Numerosi massi hanno invaso la strada del Praderadego. Miracolo che nessuno si trovasse a passare in quel momento. Dal costone roccioso, in cima alla montagna, nel pomeriggio di mercoledì 16 ottobre si sono staccate decine di massi di varie dimensioni. A lanciare l’allarme un cacciatore.

 

Ieri mattina, giovedì, sindaco e geologici sono saliti in sopralluogo e, verificata la pericolosità della situazione, è stata chiusa la strada che da Valmareno, per il passo del Praderadego, scollina poi in territorio bellunese. «Il pericolo è reale – mette in guardia il sindaco di Follina Mario Collet – dalla montagna, come hanno certificato i geologici Dario Barazzuol e Simone Bortolini, potrebbero da un momento all’altro precipitare sulla strada altri massi. Ho subito firmato l’ordinanza di chiusura della strada. Invito tutti a non avventurarsi. Non voglio che la cosa venga presa sottogamba e che qualcuno faccia il facilone o l’eroe: ci sono delle grosse pietre, trattenute da arbusti, che potrebbero cadere da un momento all’altro». Prima di cadere sulla strada, i massi hanno sfondato la rete para-massi posizionata anni fa sul costone della montagna.

 

«Mercoledì pomeriggio un amico cacciatore si trovava sul Praderadego – racconta Collet – e mi ha detto di aver sentito un forte boato ed ha pensato che fosse una scossa di terremoto. Poi, rientrando a valle, si è trovato in mezzo alla strada i massi. E alle 17.30 mi ha fermato per avvisarmi. Il mattino dopo eravamo sul posto con il responsabile dell’ufficio tecnico. La situazione è molto grave».

 

Ora il Comune contatterà una ditta specializzata per disgaggiare i massi rimasti sospesi e permettere poi la riapertura della strada. Via Praderadego, come da ordinanza firmata dal sindaco stamane, rimane chiusa a veicoli e a pedoni su entrambi i sensi di marcia a partire dal quinto chilometro a nord di via Sach e fino a due chilometri dal confine con il comune di Mel. La strada è stata transennata.