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24 aprile 2024

Montebelluna

Blitz a Veneto Banca, indagati direttore generale ed ex presidente

Perquisiti dalla Finanza 16 soci destinatari nel tempo di ingenti finanziamenti

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Blitz a Veneto Banca, indagati direttore generale ed ex presidente

MONTEBELLUNA - Militari della Guardia di Finanza stanno perquisendo da questa mattina, a Montebelluna, Venezia ed altre città, alcune sedi della Veneto Banca, società cooperativa per azioni.

Le perquisizioni sono state disposte in un'inchiesta della Procura di Roma per ostacolo alla vigilanza. Titolari del procedimento sono il procuratore aggiunto Nello Rossi ed il sostituto procuratore Francesca Loi. Oltre che alcune sedi di Veneto Banca, le perquisizioni, in totale una ventina, sono svolte anche nelle abitazioni di alcuni dirigenti e azionisti dell'Istituto.

L'ex amministratore delegato di Veneto Banca, attualmente direttore generale, Vincenzo Consoli, e l'ex presidente Flavio Trinca, sono tra gli indagati nell'inchiesta sull'istituto di credito. Sono complessivamente 16 i soci di Veneto Banca perquisiti perché risultati destinatari, nel tempo, di ingenti finanziamenti.

 

Le perquisizioni hanno riguardato anche la sede legale ed amministrativa di Veneto Banca a Montebelluna. Nelle attività investigative dirette dalla Procura di Roma sono impegnati un centinaio di finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e del Nucleo di polizia Tributaria di Venezia.

Veneto Banca è una cooperativa popolare non quotata, ma con azioni diffuse tra il pubblico in misura rilevante, che rientra tra le banche che dovranno adeguarsi al decreto cosiddetto 'investment compact'.

 

Bilancio 2014 in rosso per 650 milioni

 

Veneto Banca aveva presentato i risultati preliminari del bilancio 2014 lo scorso 11 febbraio e da essi era emerso un risultato negativo per 650 milioni di euro a causa di rettifiche per 363 milioni e svalutazioni degli attivi per 390 milioni, cioè del 41%.

Questo, era stato spiegato dai vertici dell'istituto di Montebelluna, soprattutto a causa dell'accoglimento integrale delle indicazioni della Bce in termini di Asset quality review (Aqr) e che avevano dato luogo ad accantonamenti prudenziali per 539,6 milioni su un totale dei 746,4 contabilizzati.

In assenza di tali correzioni, era anche stato spiegato, l'utile - in rosso per il terzo esercizio consecutivo - sarebbe risultato invece positivo per 103 milioni.

Relativamente agli altri indicatori la raccolta nel 2014 è passata a 24,6 miliardi (+2,5%) e l'attivo scende a 36,5 miliardi, in calo di 2,2 punti sull'esercizio precedente mentre, per la patrimonializzazione, il Common equity ratio sale al 9,6%, tasso superiore ai requisiti minimi attualmente previsti dalla normativa di vigilanza. L'esame del Consiglio di amministrazione sul prospetto di bilancio è previsto per il prossimo 10 marzo.
 

Favotto: piena fiducia nei magistrati


"Veneto Banca ripone piena fiducia nell'operato della Magistratura e della Guardia di Finanza". Lo afferma in una nota il presidente dell'istituto, Francesco Favotto, in relazione all'ispezione di oggi della Gdf, coordinata dalla Procura di Roma. "Veneto Banca - conclude Favotto - garantisce la massima disponibilità a collaborare con le autorità, nelle modalità che riterranno più opportune".
 

Fabi: siamo preoccupati per il futuro e i Tfr dei lavoratori


"Siamo molto preoccupati per le eventuali ricadute a carico dei lavoratori, anche perché molti sono soci e hanno investito molti soldi anche come Tfr". Lo ha detto il segretario nazionale Fabi, Attilio Granelli.

 

Immagini dei dipendenti fuori dalla banca questa mattina

 


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