COLLE UMBERTO - Lacrime, preghiere, abbracci, insulti. E’ stato un funerale toccante, ma allo stesso tempo un po’ teso, quello svoltosi ieri nella chiesa di San Martino di Colle Umberto per dare l’addio a Matteo Bottecchia, il ragazzo morto suicida sei giorni fa.

Presente alla cerimonia la ex di Matteo, nonché madre di sua figlia, Marta Langero, la 24enne da cui Matteo non aveva accettato la separazione e per la quale decise di aggredire l’attuale compagno di lei, Giampiero Pagotto, per poi farla finita.

“Sorpresi, sconvolti, vicini ai familiari”: il parroco Arnaldo Zambenedetti, durante l’omelia, ha parlato a nome dei parrocchiani, definendo la vicenda “drammatica” ma soprattutto “inspiegabile”. E pregando Dio affinché Matteo trovi in cielo quella pace che invano ha cercato in terra.

Alla fine della cerimonia, tra lacrime e abbracci, lo sfogo di una signora, che si è rivolta a Marta con un “Bisogna piangere prima, non dopo. Vergognati”, affibiandole la colpa di un dramma che lei non poteva immaginare e che tuttora fa fatica a elaborare.