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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Biodistretto e monocolture: una rivoluzione possibile

Incontro a Revine Lago con Gianluigi Salvador

| Paola Melon |

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Biodistretto e monocolture: una rivoluzione possibile

REVINE LAGO - E’ a Revine Lago che domani, martedì 28 giugno, Gianluigi Salvador prenderà la parola durante Biodistretto e Monocolture, il secondo dei tre incontri del progetto "Serate di informazione", organizzato da un gruppo di mamme di Revine Lago preoccupate per l'uso dei fitofarmaci in agricoltura.

Salvador, del direttivo PAN Italia (Pesticides Action Network), parlerà a favore di una rivoluzione del biologico che ha alla base la scelta di eliminare l’uso dei pesticidi nei vigneti dei 15 comuni che fanno parte della DOCG Prosecco.

 

Le presentazioni sono state progettate per mettere al corrente il pubblico anche sulle ultime precauzioni prese proprio dalle istituzioni della DOCG Prosecco a favore della riduzione dei rischi per la salute di coloro che consumano i loro prodotti. Innanzitutto l’amministrazione di Conegliano ha deciso di eliminare dalle aree pubbliche gli erbicidi di sintesi, come il glifosate, e i biocidi per la lotta alle zanzare in spazi aperti. “Siamo uno dei pochi comuni ad aver fatto questa scelta radicale, e ne siamo orgogliosi", ha dichiarato alla stampa locale il vicesindaco Claudio Toppan.

 

Ad aver messo in evidenza “l’inversione di rotta” attuata dal suo comune riguardo a questo tema, è stato anche il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, che dopo l’incontro in Prefettura ha spiegato come si stia diffondendo “un orientamento che va verso il biologico e il biodinamico, anche se i trattamenti chimici in vigneto non sono stati completamente eliminati.”

 

Ma che cosa ne pensano i cittadini trevigiani? Oggi Treviso ha attuato un sondaggio online per scoprirlo. Il 45% è convinto che si debba vietare l’uso dei pesticidi, Il 33% vorrebbe moderarne l’uso, il 19% sono favorevoli ad un’incentivazione dell’agricoltura biologica, e il restante 4% è convinto dobbiamo rassegnarci all’utilizzo di sostanze chimiche nei vigneti. La maggioranza vorrebbe dunque tornare a quella produzione che per millenni si è sviluppata entro cicli chiusi naturali multifunzionali, senza fare uso di pesticidi di sintesi.

 

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