La biblioteca decurta l'orario, si raccoglie l'elemosina per tenerla aperta
La giunta risparmierebbe solo 3500 euro l'anno con la nuova chiusura
VITTORIO VENETO - La biblioteca decurta un’ora sull’apertura, ed è subito polemica in città. A guidare la protesta c’è Michele Bastanzetti, di Sac (Società Ambiente Cultura), che ora vuole inaugurare una raccolta d’elemosina per coprire il taglio sull’orario (in foto la scatola e i primi 100 euro donati dal promotore). Rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, però, ci sarebbe una novità, che riguarda la cifra che l’amministrazione vittoriese risparmierebbe con un’ora in meno alla settimana sull’orario tradizionale: il Comune infatti salverebbe solo 3500 euro all'anno.
La cifra potrebbe essere quindi subito coperta grazie alla solidarietà dei cittadini. “C’è autentica indignazione tra gli utenti della biblioteca, molti dei quali nel passato avevano inviato petizioni per un potenziamento del servizio. E l’amministrazione, a queste richieste, come ha risposto? Sforbiciandolo senza manco un preavviso. A tanto non erano arrivate neppure le giunte leghiste precedenti” sostiene Bastanzetti.
“E pensare che la nostra città ha appena partecipato al concorso per “Capitale italiana della cultura”, finendo malamente esclusa dopo aver istruito un dossier costato trenta mila euro. Una bella Capitale della cultura, sul serio, quella che taglia sugli orari della biblioteca” continua il portavoce di Sac. In Biblioteca è intanto già partita una raccolta firme contro il progetto ora-decurtata. Ma c’è anche dell’altro: “da tre mesi uno dei tre soli computer in dotazione al pubblico, sempre in biblioteca a Ceneda, è rotto, ed i solleciti per aggiustarlo risultano vani” conclude uno sconsolato Bastanzetti.