TREVISO - Fu il primo scudetto Juniores della storia del settore giovanile della Benetton Basket, 25 anni fa esatti, a Udine, stessa sede che da domenica ospiterà le Finali Juniores 2012. Era il 1987 e la Benetton Basket, allenata da due personaggi che poi hanno fatto storia a Treviso e non solo come Renato Pasquali e il suo vice Lele Molin, dopo aver trionfato l’anno prima a Riva del Garda con i Cadetti, vinse un’indimenticabile edizione delle Finali Juniores in terra friulana: i contendenti erano nomi che poi diverranno altisonanti, la Dietor Bologna di coach Ettore Messina; la Scavolini Pesaro di Scariolo; la Pepper Mestre con nel roster Claudio Coldebella e Pilutti; la squadra di Varese con Stefano Rusconi; Torino con Pessina e Vidili; Livorno con De Raffaele e Ceccarini; Caserta con il suo vivaio inesauribile che schierava tra gli altri Esposito, Tufano, Rizzo; Siena con Paolo Moretti e la Tracer Milano con Ricky Pittis, Ambrassa, Marco Baldi e coach Crespi; la Yoga Bologna con Cessel, Pol Bodetto, Dalla Mora; Cantù con Zorzolo; tutti nomi che poi fecero la storia del basket italiano “pro” negli anni seguenti.

Ma la squadra trevigiana non era da meno, ecco il roster dei biancoverdi: Cadorin, Morrone, Sciaulino, Sottana, Bortolon, Savio, De March, Schiavinato, Vianini, Ferrone, Battistella, Baldin, Gazzato, Mian. In semifinale la Benetton elimino’ la Dietor Bologna dopo una battaglia, non da meno in finale contro la “Rusca band” di Varese. All’intervallo 41-39, alla fine 83-80, sempre sul filo del rasoio, con Treviso che trovo’ un grande Bortolon (24 punti per il play e capitano) e 30 punti complessivi (15 a testa) per i lunghi Savio e Vianini, rivelazioni del torneo e capaci assieme a Battistella (12 punti) di contenere l’energia del futuro pivot dello scudetto ’92 biancoverde, che finì con 18 punti.

Marco Mian, che verrà premiato con una targa alle finali di Udine, assieme ai suoi compagni di quella bella cavalcata (e sarà uno degli assistenti biancoverdi in panchina nell’edizione che parte lunedì), ricorda così le finali 1987: “Era la prima edizione a sedici squadre, il gruppo era super dentro e fuori dal campo, e il ricordo di quelle finali è quello di una grande armonia e un gruppo bellissimo (alcuni di loro sabato al “Sacro Cuore” di Treviso hanno giocato un torneo 3x3 benefico con il nome “86/87” ndr) e soprattutto ricordo che c’era un grande livello di partecipanti e tanta gente sugli spalti di Udine.

L’anno prima avevamo vinto a sorpresa nei cadetti contro Caserta che era favoritissima, a Udine invece anche se non eravamo i favoriti comunque partivamo per fare bene e nonostante tra gli avversari ci fossero squadre fortissime e grandi individualità, riuscimmo ad imporci grazie al contributo di tutti i giocatori a disposizione, ben miscelati da coach Pasquali. In semifinale eliminammo Bologna che aveva Messina in panchina, in finale poi contro Varese riuscimmo a limitare Rusconi che era lo spauracchio sotto i tabelloni, ricordo che poi a fine gara lo rincuorammo negli spogliatoi. Ah, una cosa che tutti ci ricordiamo al di là della grande festa-scudetto, il…risotto primavera e il petto di pollo che furono per una settimana il nostro pranzo e la nostra cena, sempre…un supplizio!”

Adesso tocca agli Juniores “2012”, sempre con coach Renato Pasquali che 25 anni dopo torna “sul luogo del delitto” con la Benetton che è campione in carica di categoria: “Certamente quest’anno non partiamo per vincere lo scudetto come succedeva negli ultimi anni, per noi è un grande successo con un gruppo tutto nuovo e quasi tutto formato con giocatori del nostro territorio essere arrivati fin qui, tutto quello che viene in più è positivo. Siamo molto soddisfatti dell’annata di questo gruppo, comunque proveremo a fare il massimo, di certo sarà un’esperienza importante per la carriera di questi ragazzi.”

La finale dell’87? “Un’esperienza indimenticabile, era la prima volta a 16 squadre, nel primo girone dovevamo vincere l’ultima gara di 13 altrimenti eravamo a casa, vincemmo addirittura di 32 e lì fu la svolta del torneo, ci qualificammo come primi e i ragazzi presero fiducia. Dopo aver battuto Ettore Messina e la sua Virtus in semifinale ricordo che nella finalissima c’erano al Carnera di Udine più di 3000 persone, un’atmosfera eccezionale, la Banda degli Alpini che suonava nel pre-partita e a me tremavano le gambe, c’era tutto il basket italiano e l’aria del grande evento. Vincemmo con sofferenza, e anche se all’epoca si parlava di livello non altissimo, da quelle finali uscirono una ventina di giocatori che poi vestirono la maglia della Nazionale maggiore e poi vinsero scudetti e coppe.

Ogni squadra ne aveva almeno uno e il livello era veramente alto. Rispetto ad oggi anche fisicamente c’era una grande differenza, c’erano tanti giocatori sopra i 2.05 in ogni squadra o quasi, anche noi ne avevamo 3 o 4, adesso è già tanto se c’e’ un giocatore per squadra sopra i due metri.” E del gruppo che vinse lo scudetto cosa ricordi? “Un gruppo di amici, ancora adesso ci si trova spesso per qualche cena e soprattutto un gruppo di vincenti non solo sul campo, ma anche nella vita visto che sono tutte brave persone che hanno avuto successo nella vita. E’ sempre un piacere ricordare quel periodo assieme.”

Ecco il roster e lo staff che da lunedì 28 maggio al 3 giugno giocherà le Finali (girone con Biella, Stella Azzurra Roma e Trieste): Gianluca Contessa, Edoardo Rossetto, Pavlin Ivanov, Mattia Bonivento, Daniele Masocco, Gianbattista Davis, Edoardo Cecchinato, Raphael Gaspardo, Jacopo Vedovato, Serigne Dioum, Rocco Iacopini, Filippo Guida, Paolo Busetto, Djordje Malbasa, Giacomo Rappo. Allenatore Renato Pasquali, vice Marco Andreazza e Marco Mian, accompagnatore Sergio Mestriner, Dirigente Paolo Pressacco. Prima gara lunedì 28 alle 15.00 contro Angelico Biella.