Barcelona Gipsy balKan Orchestra al Corner Live.
“Avo Kanto Italian Tour”
Musica
quando | 22/02/2018 |
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orario | Dalle 22:00 alle 01:00 |
dove |
Mareno di Piave CORNER LIVE (c/o Inverness Pub) - Mareno di Piave (TV) Via Ungheresca Nord, 115 |
prezzo | Ingresso con prima consumazione obbligatoria |
info | 0438 30070 |
organizzazione | CORNER LIVE _ Inverness Pub e Radio Base Popolare |
sito web | https://goo.gl/ecPUde |
Giovedì 22 febbraio al Corner Live
dell’Inverness Pub in scena la frenetica Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO) in un concerto vivace e appassionato di musica
tradizionale e popolare gipsy e klezmer dell’est Europa. La BGKO è una
formazione dal respiro internazionale con base a Barcellona, molto nota per il
suo modo di esplorare le radici musicali, per le sue creazioni e le performance
dalla sbalorditiva personalità.
Nata a Barcellona come evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, la band è composta da sette musicisti di sei paesi diversi: la voce è dell’incantevole Sandra Sangiao, viene dalla catalogna; il fisarmonicista Mattia Schirosa arriva dall’Italia; Stelios Togias, il percussionista, viene dalla Grecia; Julien Chanal, il chitarrista, é francese; Ivan Kovacevic, il contrabbassista, arriva dalla Serbia; Dani Carbonell al clarinetto, è spagnolo e Pere Nolasc violinista dall’Ucraina.
In breve tempo il gruppo si è fatto conoscere ed apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 paesi, durante i quali ha riproposto il patrimonio musicale gitano, klezmer, bosniaco, serbo, albanese, rumeno, russo e ottomano.
Brani che parlano d’amore e libertà, canzoni contro la guerra, canti rivoluzionari, un repertorio ricchissimo che scavalca le frontiere, geografiche e politiche, per abbracciare l’umano, nella sua ricca e meravigliosa complessità.
Più ci si immerge in questo paesaggio sonoro variopinto e più si scopre quanto questo gruppo sia la rappresentazione in piccola scala di quello che dovrebbe essere l’Europa, “l’antica penisola del tramonto”, per dirla con Vàclav Havel, che invece di farsi unita si sta scomponendo, lacerata da frontiere e filo spinato. Al contrario la loro musica protegge le diversità, si incarna in esse, le fa fiorire, per restituirle a noi in forma di canto.
Questi artisti visionari non solo ci regalano l’emozione di un viaggio sonoro come non se ne fanno più, ma insegnano anche ad aprirci al dialogo e riscoprire che “tutto quello che è umano non ci può essere estraneo”, parafrasando Terenzio.
La musica dei BGKO diventa così un ponte tra le civiltà, un passaggio sull’insidioso mare della paura che lambisce questo nostro tempo ed è capace di erodere radici, storia, identità, per lasciarci soli e senza memoria.