SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA – Si presume siano dei professionisti quelli in azione al bancomat della “Banca della Marca”, a Falzè di Piave di Sernaglia della Battaglia. Avevano predisposto un sistema rudimentale ma dal potenziale esplosivo considerevole: un involucro con dentro circa 80 grammi di polvere pirica infilato nel bancomat collegato ad un motorino elettrico con dei cavi.

Il congegno avrebbe potuto fa esplodere non solo il bancomat, ma l’intera facciata dell’edificio di via Piave dove si trova la banca. Tutto sarebbe andato liscio se un addetto dell’istituto di vigilanza Carniel, verso le 3,40 della notte tra sabato e domenica, non avesse notato un’Audi di colore scuro fuggire via.

Un controllo veloce al bancomat ha fatto scoprire il congegno e quindi sono stati chiamati i carabinieri. Si è dovuto far intervenire gli artificieri, mentre la zona è stata transennata per evitare che qualcuno potesse farsi male con l’eventuale esplosione.

Il congegno è stato disinnescato e ora i resti saranno mandati per essere analizzati al Ris: ci sono buone possibilità di trovare delle impronte digitali o delle tracce biologiche che possano far risalire alle due persone che hanno tentato di mettere a segno il colpo.

Dentro al bancomat c’erano 30mila euro, il colpo, se non fosse stato sventato per l’arrivo inaspettato della guardia giurata, si sarebbe compiuto nel giro di qualche minuto. M. Cer.