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20 aprile 2024

Montebelluna

Banche venete, Consob: "Vigilanza ostacolata da dati falsi"

"Prime informazioni su ‘baciate’ di Veneto Banca solo in 2013"

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Banche venete, Consob:

CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - Nel caso di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza la vigilanza di Consob fu ostacolata da "dati fasulli". Lo ha detto il direttore generale di Consob Angelo Apponi in audizione alla commissione Banche. Per avviare le operazioni di vigilanza, ha spiegato Apponi, "non è che aspettiamo che qualcuno ci segnali che lo dobbiamo fare, perché tutto il nostro sistema è basato su analisi statistiche. Se noi elaboriamo dati che ci provengono dagli intermediari, la vigilanza può trovare ostacolo nel momento in cui ci vengono comunicati dati fasulli. I dati che venivano forniti da queste due banche - ha concluso - erano falsi e chi diffonde dati falsi risponderà delle sue affermazioni". 

 

CONSOB, PRIME INFO SU ‘BACIATE’ VENETO BANCA SOLO IN 2013 - La Consob ha ricevuto le prime informazioni sulle operazioni 'baciate' di Veneto Banca, ovvero i finanziamenti ai clienti per acquisire azioni della stessa banca, solo nel 2013 e in termini comunque "diversi da quelli dell'ispezione del 2015". Lo afferma il dg Consob Angelo Apponi in Commissione d'inchiesta secondo cui, dallo stralcio dell'ispezione comunicato da Banca d'Italia nel 2013 "si segnalava una quota significativa di finanziamenti concessi per acquisto delle azioni dell'intermediario e affidamenti a soggetti titolari di quote rilevanti azioni, e quindi grandi azionisti. Mi sembra un po' diverso da quello scritto nel 2015".

 

BANKITALIA A CONSOB, IN 2013 SEGNALÒ PREZZO INCOERENTE - Nel novembre 2013 la Banca d'Italia segnalò alla Consob che il prezzo per l'aumento di capitale di Veneto Banca era "incoerente con il contesto economico, vista la crisi in atto" e considerate anche le "negative performance reddituali dell' esercizio 2012". Lo ha detto il capo della vigilanza di Bankitalia Carmelo Barbagallo in commissione banche rispondendo a quanto segnalato dalla Consob e precisando che "questa è informativa mandata alla Consob" che, a suo parere "era più che sufficiente a far scattare il warning della Consob". 

 

BPVI: BANKITALIA, RAPPORTO 2008-2009 NON INVIATO A CONSOB - La Banca d'Italia non inviò alla Consob l'ispezione del 2008 su Popolare di Vicenza dove evidenziò carenze nella formazione del prezzo delle azioni ma il rapporto venne all'esame della Procura, inviato dallo stesso istituto di credito, che poi archiviò. Lo afferma il responsabile della vigilanza Carmelo Barbagallo sentito come testimone alla Commissione d'inchiesta sulle banche dove ipotizza, "a titolo personale" fra le cause della mancata comunicazione il fatto che il meccanismo del prezzo delle azioni non rientrasse nelle procedure e temi previsti dai protocolli firmati dalle due autorità nel corso degli anni e il problema "fosse di tipo procedurale" che poteva essere risolto "come poi fu fatto".

 


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