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29 marzo 2024

Treviso

Bancarotta, arrestato imprenditore trevigiano

Dilapidati diversi milioni: 2,5 per l'acquisto di gioielli

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Bancarotta, arrestato imprenditore trevigiano

TREVISO - Arrestato un imprenditore e obbligo di firma per altre due persone per una bancarotta fraudolenta scoperta dalla Guardia di finanza di Treviso dopo un controllo di un'azienda di Asolo, la "Tredici Decimi Srl", operante nel settore del commercio di materiali metallici e pulizie industriali e dichiarata fallita nel 2012.

 

I tre indagati, A.G., 57 anni, di Monfumo, attualmente ai domiciliari a Vedelago, C.L., 52 anni, di Castelfranco, Z.G., 77 anni, di Taranto, tutti amministratori succedutesi nel tempo alla guida dell'azienda, attraverso il ricorso sistematico a bilanci societari falsificati, prospettavano agli istituti di credito una falsa e apparente prosperità aziendale, facendosi così concedere linee di credito e cospicui anticipi su fatture. Le liquidità così ottenute venivano dilapidate in beni voluttuari quali, solo per fare qualche esempio, brillanti e preziosi vari, per oltre 2,5 milioni di euro.

 

I finanzieri hanno accertato che nei mesi prima del fallimento, è stata acquistata merce non inerente l'attività di impresa (vini, spumanti, salmoni) per oltre 260 mila euro, con promesse di pagamento postdatate che, alle rispettive scadenze, non sono state onorate. Inoltre, nella primavera del 2012, i locali aziendali sono stati chiusi e la sede trasferita presso una villetta a Talsano (Taranto), dove non risulta essere mai stata presente alcuna attività commerciale. L'ultimo amministratore, ultrasettantenne e già rappresentante legale di altre aziende fallite, due giorni dopo il fallimento ha sporto denuncia di furto della contabilità societaria, fornendo agli investigatori e poi alla stessa curatela versioni ritenute contraddittorie ed inverosimili.

 

Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Treviso, una volta smascherato il collaudato 'sistema', hanno dato esecuzione alle ordinanze disposte dal Gip del Tribunale di Treviso. Gli arresti domiciliari riguardano il primo amministratore mentre l'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria gli altri due, unitamente al divieto di esercizio dell'attività d'impresa. L'attività è stata eseguita con la collaborazione dei finanzieri del Gruppo di Taranto.

 


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