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25 aprile 2024

Treviso

"Baguette patrimonio Unesco? Prima ci sono le colline del Prosecco”

Coldiretti Treviso non ci sta: “Qui si parla di un territorio inimitabile”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

prosecco patrimonio unesco

TREVISO - “Alla baguette il riconoscimento Unesco? Prima ci sono le colline del Prosecco”. A dirlo la Coldiretti Treviso che scende in campo a difesa della candidatura del nostro territorio dopo le affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron.

“Se il presidente Macron vuole la baguette patrimonio dell’Unesco, come giustamente è già avvenuto per "l’arte dei pizzaiuoli napoletani", l’ltalia può e deve sostenere con forza anche la richiesta per la tutela del territorio storico Prosecco, dopo quella ottenuta dallo Champagne nel 2015”- afferma Walter Feltrin, presidente della Coldiretti Treviso. “Le bollicine italiane vendute all’estero sono state il doppio di quelle francesi nel 2017 - sottolinea - Se per gli champenois  si tutela insieme al paesaggio viticolo una tecnica di produzione, lavorazione e commercializzazione originale nata nel XVIII secolo,  la richiesta italiana riafferma il grande valore culturale e ambientale che l’agricoltura riveste in special modo in territori eccezionali come le colline di Conegliano e Valdobbiadene”.  "Sono coinvolti 15 Comuni e oltre 3.000 agricoltori che - spiega la Coldiretti - operano su circa 5.000 ettari di vigneto. In termini di produzione vinicola sono stati prodotti 65.5211 ettolitri di vino certificato come Docg. E' una zona di particolare pregio vitivinicolo e di grande attrazione turistica sotto la spinta del successo del Prosecco all’estero che traina le bollicine italiane che nel 2017 hanno realizzato il record di 360 milioni di litri esportati, con un aumento dell’11% delle spedizioni oltre frontiera delle bollicine italiane che consente di doppiare i cugini francesi”.

“Con la tutela dell’’arte dei pizzaiuoli napoletani – riferisce la Coldiretti – sono otto i “tesori” italiani iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che conta 365 elementi culturali iscritti nella Lista Rappresentativa di 108 Paesi”.

La candidatura de "Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene" è stata presentata ufficialmente dall’Italia quasi un anno fa con la delibera del 26 gennaio 2017 della Commissione Nazionale per l’Unesco e ha tutte le carte in regola per giungere presto ad un conclusione positiva. “Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco – continua Walter Feltrin - ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale. Significativamente però fanno riferimento al patrimonio agroalimentare Made in Italy, a testimonianza della sempre maggiore importanza attribuita all’alimentazione. Non a caso il 2018 cibo è stato proclamato l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo”.

 


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