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28 marzo 2024

Treviso

Bagno di folla per Salvini a Treviso: “Adesso facciamo l'autonomia e chiudiamo i centri di accoglienza”

Il vicepremier a Prato della Fiera: "Chiuderemo anche i centri di accoglienza. Oderzo dite? Va bene, accetto prenotazioni"

| Isabella Loschi |

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Bagno di folla per Salvini a Treviso: “Adesso facciamo l'autonomia e chiudiamo i centri di accoglienza”

TREVISO - “L’autonomia è un passaggio storico e sarà una rivoluzione per tutto il nostro Paese, non solo per Veneto e Lombardia. Ovviamente nessuno ti regala niente. Siamo al governo in due e bisogna reciprocamente sostenersi, una volta di qua e una volta di là. Ma sono convinto che questa è l’unica alleanza in cui possiamo portare a casa l’autonomia: o ce la facciamo adesso o non ce la faremo più”. Queste le parole di Matteo Salvini sull’autonomia dal palco della Lega.

La folla applaude il suo idolo. Si perché ieri sera, sotto il capannone della festa della Liga Veneta a Prato della Fiera, il vicepremier e segretario federale della Lega. Matteo Salvini, era atteso come una rockstar. Militanti e simpatizzanti leghisti sono arrivati a migliaia per salutare, ma soprattutto, per una foto con Salvini. Puntuale il ministro è arrivato a Treviso alle 20.30 per chiudere la tre giorni di festa. Tante le persone rimaste fuori dal capannone che accoglieva al massimo 700 persone, e ieri c’erano circa 2mila persone a Prato della Fiera. Ad un certo punto all’interno del capannone era impossibile muoversi.

Sul palco, sotto le bandiere giallorosse con il leone, sono intervenuti prima dell’arrivo del vicepremier il governatore Luca Zaia, il segretario veneto Gianantonio Da Re, il sindaco Mario Conte e Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero dell’Economia. Poi la folla ha iniziato ad intonare il nome di “Matteo” ed ecco che Salvini sale sul palco: “Grazie Treviso, grazie Veneto, grazie Lega”, ha detto - “Grazie anche a quei dieci poveretti che manifestavano in centro oggi pomeriggio: contro di me: brutti, rancorosi, tristi”. Il ministro di riferiva agli attivisti del centro sociale Django che avevano organizzato una marcia contro Salvini e le sue politiche. “Mi spiace per loro - ha aggiunto il vicepremier - ma a livello amministrativo il trevigiano e il Veneto non ha eguali in tutta la Lega”.

Salvini ha toccato vari argomenti dallo ius soli all’immigrazione “Abbiamo bloccato gli sbarchi , ora continueremo con la chiusura dei centri di accoglienza”. E il pubblico ha subito chiesto di chiudere il centro di Oderzo. “Oderzo dite? Va bene. Stasera prendo le prenotazioni anche se non possiamo fare miracoli”, ha risposto Salvini.

Salvini ha incontrato anche una delegazione del comitato don Torta, dei cittadini vittime del disastro di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, rimasta fuori dal capannone. “Salvini ma non dovevi pensarci tu?” si legge su uno degli striscioni appesi alle transenne che delimitavano l’area di prato della Fiera. “Abbiamo stanziato mezzo miliardo di euro - ha risposto Salvini - ma in qualche ministero si aspetta sempre il via libera e l’autorizzazione da Bruxelles. Adesso basta i veneti sono stati derubati da banchieri disonesti e la politica a Roma non se n’è resa conto. Penso che l’Italia adesso posta fare da sola”. Salvini ha salutato con un “Viva la Lega, viva Treviso, viva il leone di San Marco”, prima di dedicarsi ai centinaia di Selfie con i militanti.

 


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