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28 marzo 2024

Treviso

Baby sitter e badanti ai dipendenti della casa di cura

Il contratto innovativo firmato dalla casa di cura “GiovanniXXIII” di Monastier per i 359 dipendenti

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Baby sitter e badanti ai dipendenti della casa di cura

TREVISO -Dalla retta per l’asilo al servizio di baby sitting per i propri figli o la badante per i genitori anziani e la retta per la casa di riposo. Ecco di cosa potranno usufruire i 359 dipendenti con contratto non medico della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier per il 2017 grazie all’innovativo accordo aziendale welfare che è stato sottoscritto tra le organizzazioni sindacali e la Sogedin S.p.A. proprietaria della struttura sanitaria con il supporto del consulente del lavoro il ragionier Lino Cattarin. Un contratto che consentirà anche di poter usufruire di rimborsi di rette scolastiche, o libri di testo, o di servizi di trasporto scolastico o ancora di gite didattiche o di visite di istruzione o di corsi sportivi. Il tutto per una somma complessiva di 425 euro, in aggiunta ai 250 che vengono erogati a fine anno per l’acquisto di generi alimentari.

 “E’ un premio aziendale sulla produttività che viene elargito ormai da parecchi anni- ha detto Massimo Calvani presidente della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier che ha sottoscritto l’accordo assieme all’amministratore delegato Gabriele Geretto - Anche per andare incontro al mancato rinnovo del contratto di lavoro nazionale dell’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata). Un riconoscimento a tutti i nostri dipendenti per l’impegno che dimostrano ogni giorno nel soddisfare le esigenze dei pazienti. Quando una persona entra in una struttura ospedaliera ha bisogno non solo di cure mediche ma anche di essere ascoltata e “coccolata” da chi in quel momento la sta seguendo dal momento dell’accettazione alla dimissione”.

Soddisfazione da parte delle Rsu e da Maurizio Sammartino della Fp-Cgil Treviso, da Beniamino Gorza della Uil-Fpl Treviso e da Samanta Grossi della Cisl-Fp di Treviso. Secondo il testo firmato giovedì, gli eventuali importi presenti sul conto welfare e non convertiti in beni e servizi, verranno computati per l’anno successivo o monetizzati (al netto del trattamento fiscale) nella busta paga di febbraio 2018. La Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier non è nuova ad iniziative di questo genere. Da parecchio tempo è stato infatti istituito un fondo al quale possono attingere i dipendenti in caso di necessità temporanea, rimborsabile a rate e senza interessi.

 


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