29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioviggine

31/03/2024pioviggine e schiarite

29 marzo 2024

Castelfranco

Assistente sociale aggredita a Castelfranco: “Serve una risposta urgente”

Appello della presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto

|

|

Municipio Castelfranco Veneto

CASTELFRANCO “Le aggressioni nei confronti degli assistenti sociali nell’esercizio del loro lavoro sono un problema reale, che chiede una risposta tempestiva e decisa”. 

La presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto Mirella Zambello si fa interprete del disagio e della preoccupazione che attraversa l’intera categoria, dopo l’aggressione dell’assistente sociale del Comune di Castelfranco.

 

A gettare luce sul fenomeno anche i dati allarmanti emersi da una recente indagine realizzata dall’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali: nel corso della propria esperienza professionale solo poco più di un assistente sociale su dieci (11,8%) non ha mai ricevuto minacce, intimidazioni o aggressioni verbali, ben tre professionisti su venti (il 15,4% ) hanno subito una qualche forma di aggressione fisica; l’88,2% è stato oggetto di violenza verbale, mentre il 61% ha assistito ad episodi di violenza verbale contro i colleghi. Ed ancora: l’11,2% ha subito danni a beni o proprietà addebitabili all’esercizio della professione; il 35,8% ha temuto per la propria incolumità o quella di un familiare a causa del lavoro.

 

“Il disagio sociale crescente – spiega Zambello – sempre più spesso sfocia in atteggiamenti rivendicativi e aggressivi nei confronti dei colleghi che si trovano nei servizi comunali di “frontiera”, dove incontrano le gravi forme di povertà, a volte associate a problematiche di salute mentale o di devianza. Da un po’ di tempo dal nostro osservatorio regionale raccogliamo quasi quotidianamente il racconto preoccupato di colleghi alle prese con questo tipo di difficoltà. È davvero paradossale che la professione dell’assistente sociale negli enti non sia ancora considerata né come lavoro usurante né professione a rischio: un mancato riconoscimento che non permette alle colleghe durante il periodo di gravidanza, di poter astenersi dal lavoro fin da subito, e quindi rimanendo esposte a possibili aggressioni o situazioni di forte stress”.

 

Dalla Presidente dell’Ordine una richiesta indirizzata alle istituzioni, perché si facciano carico di garantire una maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro, attraverso adeguate misure che vanno dalla scelta di uffici che non siano in posizione isolata all’installazione di sistemi di videosorveglianza o la predisposizione di pulsanti comodi per attivare l’allarme, tutte le “buone prassi” per garantire maggior tutele ai professionisti. Proposte che l’Ordine intende formalizzare in una nota che verrà inviata nei prossimi giorni agli Enti Locali e che saranno oggetto di riflessione in occasione di un convegno programmato per il mese di aprile.

 



Leggi altre notizie di Castelfranco
Leggi altre notizie di Castelfranco

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×