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25 aprile 2024

Treviso

Assalti a bancomat, arrestati 20 giostrai

Blitz in diversi campi nomadi all'alba. Bottino complessivo vicino al mezzo milione

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Assalti a bancomat, arrestati 20 giostrai

TREVISO - Sgominata dai Carabinieri di Treviso un'organizzazione dedita agli assalti ai bancomat e altri reati predatori. Sono venti i provvedimenti restrittivi nei confronti dei cosiddetti giostrai.

Dalle prime ore di oggi militari dell'Arma di Treviso, Padova, Vicenza e Verona con il supporto del battaglione 'Veneto', dei reparti speciali, del nucleo cinofili, e del nucleo elicotteri hanno compiuto un raid nei diversi campi nomadi del Veneto e in decine di abitazioni di questi ultimi.

Nel complesso i colpi contestati sono circa una quarantina, mentre in totale sarebbe stata asportata una somma vicina al mezzo milione di euro. Erano due le bande ad agire, i furti messi a segno rientrano nel periodo compreso tra dicembre del 2015 e luglio scorso. Nel corso del blitz, avvenuto con un ingentissimo dispiegamento di uomini da parte dei carabinieri, all’incirca duecento, è stata recuperata una parte della cifra con il ritrovamento di banconote. Ritrovata inoltre della polvere pirica utilizzata per far esplodere gli sportelli.

I reati contestati sono stati commessi in varie province del Veneto, Treviso, Verona, Vicenza e Padova, oltre che in Lombardia. I fermati hanno età comprese tra i 26 ed i 70 anni e sono nella quasi totalità nati in Veneto.

"Con questa operazione i Carabinieri di Treviso e i loro colleghi di Padova, Vicenza e Verona hanno dato un'altra mazzata alla malavita in Veneto. Bravi e grazie ai militi dell'Arma. Ora i responsabili vengano adeguatamente puniti con la massima severità possibile".

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta il raid dei Carabinieri che ha portato ad eseguire venti provvedimenti restrittivi nei confronti di quelli che appaiono essere i componenti di un'organizzazione dedita agli assalti ai bancomat e ad altri reati. "Ripulire il territorio da questo tipo di criminalità, che è quella che di più spaventa i cittadini - commenta - è uno degli obbiettivi che più qualificano la lotta a una delinquenza sempre più aggressiva e sempre più spesso spietata". "Oggi i nostri tutori dell'ordine - conclude Zaia - hanno mandato un nuovo, ennesimo forte messaggio a ogni tipo di malavita: non provateci, perché prima o poi vi prendiamo".

 


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