TREVISO - "Il presidente di Confartigianato Treviso, Mario Pozza, ha mille volte ragione. Ad oggi i fondi destinati al sostegno delle imprese sono bloccati".

Il capogruppo di Verso Nord in consiglio regionale, Diego Bottacin (in foto), interviene con una nota per sostenere la battaglia degli artigiani veneti affinché i fondi per lo sviluppo delle imprese siano assegnati ai Confidi.

Dal 2010, prosegue Bottacin, tutti i fondi "sono stati congelati dalla giunta Zaia e sono serviti solo alle banche, le aziende non hanno visto un euro. In un periodo di forte crisi e di stretta creditizia, difficilmente si poteva agire peggio". Il consigliere ricorda i due progetti di legge presentati a inizio anno insieme al collega Andrea Causin. L'unificazione di tutti i fondi di rotazione regionali in un unico fondo per le piccole e medie imprese e l'istituzione di un fondo unico "per il sostegno al credito delle imprese venete vanno nella direzione indicata da Pozza. E' ineludibile rivedere il funzionamento di Veneto Sviluppo, afferma il consigliere, di cui noi abbiamo chiesto la chiusura".

Bottacin ricorda che Veneto Sviluppo, infatti, "finanzia le imprese che hanno già i requisiti per accedere al credito bancario. Al contrario il panettiere, il giovane meccanico, l' agricoltore per ottenere i 10, 15 o 20 mila euro necessari ad avviare l'attività o per resistere ai mancati pagamenti dei clienti, non si rivolgeranno mai a Veneto Sviluppo. Andranno invece dalla propria associazione con cui hanno un rapporto consolidato".

"E' questa la funzione essenziale dei Confidi - continua Bottacin - la capacità di mantenere in vita un tessuto imprenditoriale essenziale per l'economia veneta. Pensare che l' occupazione si garantisca esclusivamente salvaguardando le grandi fabbriche i cui ammortizzatori sociali sono a carico del pubblico, ammonisce Bottacin è un grossolano errore. Dobbiamo farci carico del disagio degli artigiani, perché i loro problemi in realtà sono i problemi di tutta la regione".

Per Bottacin "é plausibile che anche il sistema dei Confidi debba essere riorganizzato e regionalizzato. Si può fare domani mattina e lo dimostrano i due disegni di legge da noi presentati. La Regione si deve limitare al controllo con un revisore dei conti, ma ora Zaia abbia il coraggio di aiutare chi produce economia, ricchezza e occupazione e non le banche socie di Veneto Sviluppo".