19/04/2024sereno

20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

19 aprile 2024

Italia

Arrivano le Millenials italiane, no famiglia, lavoro all'estero e una birra con le amiche

|

|

Arrivano le Millenials italiane, no famiglia, lavoro all'estero e una birra con le amiche

Non chiamatele bamboccione o "lost generation" e forse nemmeno "me generation", perché anche se la crisi globale ha posto un limite alle loro ambizioni, le giovani italiane tra i 18 e i 35 hanno le idee chiarissime sul loro futuro. Sono le Millennials italiane: 4 su 10 progettano di andare a studiare o a lavorare all'estero nei prossimi 3 anni. Di contro, solo una su dieci pensa di sposarsi o mettere su famiglia a breve termine, anche se la sfera affettiva resta al primo posto della loro scala di valori. Sintomatico anche il sogno di trasferirsi in un paesino di mare, che accomuna il 43% delle nostre connazionali under 35.

 

E guai a inquadrarle nei soliti stereotipi di genere: 3 giovani donne su 10 confessano di fare senza problemi cose una volta considerate prevalentemente "da maschi" come bersi una birra con gli amici o parlare con passione di economia e politica. E anche se sono "native digitali", 8 su 10 rinuncerebbero senza problemi allo smartphone o al social network preferito ma mai a un libro, un buon film o alla compagnia degli amici.

 

A scattare questa fotografia è la ricerca "Una generazione che non si era mai vista. Donne che amano la birra", commissionata a Doxa da AssoBirra (l'associazione dei produttori di birra e malto che riunisce grandi aziende, marchi storici, microbirrifici e malterie) e realizzata su un campione di 500 donne rappresentativo della popolazione nazionale tra i 18 e i 35 anni.

 

Ma chi sono le cosiddette Millennials italiane? Nate tra il 1980 e il 1996, le 18-35enni costituiscono un bacino di circa 6,8 milioni di persone. Con caratteristiche, rivela l'indagine Doxa-AssoBirra, molto diverse dalle loro madri o zie: 4 su 10 lavorano (42%, circa il 20% in più rispetto a venti anni fa), mentre il 16% (1 milione di giovani donne under 35, erano circa 800 mila a metà anni Duemila) lavorano in casa, alcune per costrizione (difficoltà a trovare un lavoro) altre per scelta. Sette su 10 hanno una (o più di una) laurea o sono diplomate: quasi il doppio degli anni Novanta. Chi lavora si sente apprezzata e appagata (grado di accordo 7,5 su 10) e nella vita considerano intelligenza e competenza molto più importanti della bellezza (con un grado di accordo di 8,6 su 10).

 

A questa fascia di giovani donne è stata dedicata la campagna 'Birra io t'adoro', la prima dopo quella storica degli anni Ottanta con Renzo Arbore. La campagna sarà on air da metà febbraio su stampa, outdoor, media online, sulle principali piattaforme social e vivrà anche su un blog (Birraiotadoro.it) e 5 profili social (Facebook, Twitter, YouTube, Pinterest e Instagram)".

 

Più nel dettaglia della ricerca, tra le giovani donne c'è un forte desiderio di fuga dai problemi del presente che prende forma di un luogo idilliaco in cui vivere: il 43% sceglierebbe un paesino in riva al mare (con punte del 49% tra le 26-35enni che vivono nel Nord Est) o al limite in una piccola cittadina di provincia (26%) mentre solo il 15% si sente attratta da una grande città. E' una generazione che non ha problemi a dichiararsi "diversa" da quella delle proprie madri. E se gli si chiede se "fanno o meno cose da maschi", 3 su 10 rispondono, senza problema, confessando che amano "parlare di politica ed economia" e "bersi una birra con gli amici".

 

Queste donne che sanno essere "maschi" nell'amore per la birra, mantengono però un tratto femminile nell'approccio a questa bevanda: la moderazione (il 20% la beve una volta a settimana ma il 32% addirittura meno di una volta la settimana) e l'abbinamento con il cibo (il 70% dei consumi sono a pasto, a casa o fuori, il 13% come aperitivo, spesso rinforzato da cibo, e solo il 17% come dopo cena con gli amici). Anche le quantità sono decisamente ridotte: il 43% sceglie la classica 0,20 (o anche meno), il 38% indica la 0,33 centilitri e solo il 19% la media da 0,40 centilitri.

 

Amici e cultura "battono" (nettamente) smartphone e social network. Per loro stessa ammissione, non potrebbero mai rinunciare a "due chiacchiere con gli amici" (61%), a "un libro, la mia musica, un buon film" (52%) ma anche al proprio "piatto preferito" (26%). Facendo invece scivolare molto più in basso attività come lo shopping (comunque al quarto posto) l'estetista, i massaggi ma anche l'interesse per oggetti simbolo del presente ipertecologico (smartphone, tablet) o il social network preferito (che per inciso è Facebook, al 54%, seguito da YouTube, 11%), che figura all'ultimo posto.

 

Subito dietro famiglia e lavoro, al terzo posto tra le cose che contano di più nella vita per loro c'è il desiderio di "stare in forma e mangiare sano", che è l'imperativo di 1 donna under 35 su 3 (34%). Quando gli si chiede cosa fanno per mantenersi in forma, infatti, il 40% risponde "mangio sano, curo l'alimentazione", un 60% indica la pratica di vari tipi di sport e solo il 6% "estetista/trattamenti/spa/massaggi". Tra i piatti preferiti dalle 18-35enni figura al primo posto la pizza (31%), che la metà del campione accompagna alla birra. A seguire la pasta (23%), con la carne staccata al testo posto (16%) e il cioccolato molto più indietro all'8%... Mentre tra i locali di riferimento per la serata di relax, stravince la pizzeria (47%) che batte sia la trattoria (22%) che il ristorante gourmet (9%), oggi non trendy come in passato.

 



Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×