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25 aprile 2024

Conegliano

Arriva la mappa delle slot machine: è guerra alla ludopatia

Verranno mappati gli esercizi in cui è possibile giocare d'azzardo

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Arriva la mappa delle slot machine: è guerra alla ludopatia

Da sinistra, nella foto, Fiorenzo Fantinel, Michela Frezza, Francesco Benazzi e Stefano Busolin

 

CONEGLIANO - Realizzare una mappatura degli esercizi in cui sono presenti slot machine: questo l’obiettivo del progetto “A che gioco giochiamo?”, ideato dal Dipartimento per le Dipendenze dell’Ulss 2, in sinergia con il Tavolo Interistituzionale del Comitato dei Sindaci del territorio dei 28 Comuni del Distretto di Pieve di Soligo.

 

“Si tratta di un’iniziativa estremamente importante – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – per la cui realizzazione dobbiamo ringraziare Ascotrade SpA e Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus, che hanno deciso di supportare il progetto. Quella che andremo a realizzare sarà la prima “fotografia” completa degli esercizi che, nel territorio del Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss 2, ospitano slot machine.

 

La mappatura sarà, oltre che geografica, anche psicosociale: per ogni esercizio, infatti, andremo a rilevare, oltre alla collocazione, anche numero e tipologia delle slot, tipologia dei giocatori, orari di apertura. Ultimo ma non meno importante, la realizzazione della mappatura costituirà un’importante occasione di contatto con i gestori degli esercizi, con cui cercheremo di stabilire una collaborazione al fine di prevenire il gioco d’azzardo patologico”.

 

Il Servizio per le Dipendenze del Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss 2 - diretto da Michela Frezza -  ha attivato da alcuni anni un ambulatorio dedicato al disturbo da gioco d’azzardo. Nel 2014 gli accessi sono stati 82, nel 2015 75 e nel 2016 90: in tutto il territorio dell’Ulss 2 invece i pazienti affetti da ludopatia sono stati ben 300 nell’ultimo anno.

 

Le richieste provengono prevalentemente da uomini tra i 35 e i 50 anni. Sono le slot machine collocate in bar o sale da gioco, oltre a Gratta&Vinci e Lotto, le attività di gioco prevalenti; sale Bingo e casinò, meno diffusi nel territorio, sono attività poco rappresentate tra gli utenti dell’ambulatorio.

 

L’obiettivo del progetto, che è già partito, è quella di formare dei volontari che nel territorio mappino le attività che offrono la possibilità di giocare d’azzardo, intervistando i gestori e valutando la loro disponibilità alla collaborazione.

 

In questo modo, osservando anche i clienti e le fasce d’età coinvolte, oltre che le zone di maggiore diffusione, sarà possibile ai sindaci emettere ordinanze per combattere il gioco d’azzardo.

 

La presentazione di questa mattina, tra le altre cose, ha visto la consegna di un assegno da 8mila euro da parte del presidente di Ascotrade Stefano Busolin a Fiorenzo Fantinel, presidente di Fondazione di Comunità, realtà che promuoverà e finanzierà il progetto.

 


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