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18 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

ARRIVA LA GRANDINE. ED E' SUBITO DANNO

Nella pedemontana danni alle colture fino al 70%

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ARRIVA LA GRANDINE. ED E' SUBITO DANNO

Quartier del Piave – Dall’afa soffocante al maltempo funesto: questa mattina la Marca è stata rinfrescata e martellata da una breve grandinata. Prioettili d’acqua giacciata hanno provocato danni e disagi un po’ in tutta la Provincia.

Da Treviso a San Pietro di Feletto, da Riese Pio X a Oderzo, sono state decine le chiamate ai Vigili del Fuoco per rcuperare alberi abbattuti o prosciugare scantinati invasi dall’acqua. La  zona più battuta è stata la parte sud-est della provincia di Treviso, intesa a sud della Postumia ed ad est della SS. Feltrina.

I pompieri hanno corso in lungo e in largo per accorrere in soccorso dei cittadini, dalla tarda mattina fino a questa sera, e stanno ancora lavorando per tagliare rami pericolanti, rimuovere alberi dalle strade e liberare dall’acqua qualche abitazione.

Nel primo pomeriggio è tornato il sereno ed è iniziata la conta dei danni. Ed è una triste contabilità: nell’Alta Marca la forte grandinata ha provocato gravi danneggiamenti.

I tecnici del Consorzio di Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità della provincia di Treviso hanno delimitato le zone colpite e stanno monitorando i campi del trevigiano, per accertare i danni e stendere le prime perizie preventive.

Le notizie che arrivano nella sede operativa del  Co.Di.TV a Treviso, presieduto da Valerio Nadal e diretto da Flavio Bortolato, riguardano diversi comuni dell’alto trevigiano coltivati principlamente a vite e piante da frutto: Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Tarzo, Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Montebelluna, Altivole e Riese Pio X.

In questi comuni la grandine ha causato  danni ingenti che arrivano a toccare in alcuni casi il 60-70% della produzione. Il rilevamento è ancora in fase di accertamento, dati più precisi si avranno solo domani mattina.

Va ricordato che siamo proprio in una delle fasi più delicate dal punto di vista vegetativo, sia nel caso dei vitigni che delle piante da frutto. "Siamo infatti nella fase fenologica della fioritura, - spiegano i tecnici del Co.Di.TV. - con un anticipo  stagionale di 8-10 giorni rispetto alla media (primi giorni del mese di giugno). Anticipo causato dall’aumento termico delle scorse settimane e dalla piovosità invernale. I danni in questa fase vegetativa, soprattutto per quanto riguarda la coltivazione viticola, possono portare alla perdita dell’intero prodotto". 

La buona notizia è che non è ancora chiusa la stagione assicurativa che garantisce tutela del reddito alle imprese agricole, anche in virtù dell’atteso Rifinanziamento del Fondo di Solidarietà promesso dal Premier Silvio Berlusconi e fortemente voluto dal Ministro per le Politiche Agricole e Fortestali Luca Zaia.

 


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