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29 marzo 2024

Italia

Arrestato l'immobiliarista Danilo Coppola per bancarotta fraudolenta

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Arrestato l'immobiliarista Danilo Coppola per bancarotta fraudolenta

Danilo Coppola di nuovo nei guai: il noto immobiliarista è stato arrestato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano con l'accusa di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La manette sono scattate nell’ambito di un nuovo filone d’indagine, avviato dalla procura di Milano e coordinato dai sostituti procuratori Mauro Clerici e Giordano Baggio, in relazione a una serie di bancarotte legate al gruppo guidato da Coppola. Un raggiro, messo a punto con complesse operazioni, con cui avrebbe sottratto al pagamento delle imposte oltre 320 milioni di euro.

La parabola di Coppola, uno dei 'furbetti del quartierino' protagonisti della stagione delle grandi scalate bancarie, parte dagli affari immobiliari, passa per una ambiziosa avventura finanziaria e finisce nella lunga trafila di guai giudiziari, che lo hanno portato anche all'arresto, il 1 marzo 2007, e che saranno ricordati anche per l'evasione dall'ospedale San Sebastiano di Frascati, dove era in cura durante la detenzione.

Lo scorso 1 aprile per lui è arrivata la condanna a nove anni di reclusione a chiusura del processo per il dissesto, valutato attorno ai 300 milioni di euro, del suo impero immobiliare. Una storia, quella di Coppola, che dopo diversi momenti di gloria ha vissuto una fase discendente almeno dall'estate del 2006. I primi 'guai' giudiziari arrivano con le indagini aperte dopo l'assalto ad Antonveneta da parte di Bpi e del tentativo di scalata a Rcs di Stefano Ricucci.

In particolare Coppola, secondo la Procura di Milano, ha fatto parte dei cosiddetti 'concertisti', ossia degli alleati occulti di Fiorani e della sua Banca Popolare Italiana nella scalata della banca padovana. Anche la Procura di Roma, da tempo, aveva messo nel mirino l'attività e il patrimonio dell'immobiliarista, gestito attraverso una complicatissima rete societaria su cui l'immobiliarista non ha mai fatto piena chiarezza. Un impero che Coppola ha voluto nobilitare attraverso partecipazioni finanziarie prestigiose e lo sbarco in grande stile nel mondo dell'editoria, con l'acquisto del quotidiano 'Finanza e Mercati'. L'immobiliarista è salito alla ribalta durante lo scontro per il controllo della Bnl fra il Patto di sindacato che vedeva schierati Bbva, Della Valle e Generali e il contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone e che, oltre allo stesso Coppola, riuniva altri soci fra cui i 'colleghi' Stefano Ricucci e Francesco Statuto.

Il legame di Coppola con la Bnl risaliva però a due anni prima, quando il suo nome, fino ad allora conosciuto soprattutto in ambienti romani, con l'acquisto del 3% della banca romana è entrato di diritto nel circolo della finanza che conta. Una presenza, la sua, da subito ingombrante. Accostato da sempre all'altro 'furbetto del quartierino' Stefano Ricucci, l'immobiliarista ne ha preso le distanze quando il vento è iniziato a cambiare, stigmatizzando pubblicamente il tentativo di scalata al Corriere della Sera dell'amico-rivale. Coppola ha poi continuato a tirare dritto per la sua strada. Ogni suo sforzo pubblico è stato teso a 'ripulire' la sua immagine.

In questa ottica, sono arrivati l'acquisto del 5% di Mediobanca e una serie di 'colpi' nel settore immobiliare che lo hanno portato fino all'acquisto di Ipi dal gruppo Zunino. L'incursione nel capitale di Piazzetta Cuccia, forse l'acquisizione più clamorosa della sua carriera, proprio nei giorni precedenti all'arresto del marzo 2007, ha registrato una rapida ritirata: arrivato a sfiorare il 5% (4,68%) è poi sceso al 2,17% il 28 febbraio 2007, fino a uscire del tutto dal capitale. Le altre partecipazioni eccellenti sono state quelle del 2,5% della Roma e l'attività nel settore alberghiero con più acquisizioni tra cui il Daniel's di via Frattina, a due passi da Piazza di Spagna.

 



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