TREVISO - Per tutta la settimana i livelli di Pm10 presenti nell’aria sono stati sempre al di sopra dei limiti consentiti (50 microgrammi per metro cubo) per definire l’aria “accettabile”.

Non è bastato il livello arancione dell’ordinanza antismog, che prevede il blocco anche per le auto diesel Euro 4, a Treviso l’aria è pessima. I dati rilevati dalla colonnina di via Lanceri di Novara e validati dall’Arpav hanno registrato una media di Pm10 di 152 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando Treviso la provincia più inquinata della regione.

Giovedì e ieri si sono registrati concentrazioni di inquinanti fino a 180microgrammi per metro cubo. Una vera emergenza per Treviso che, molto probabilmente, nei prossimi giorni passerà all’allerta rossa. Si deciderà lunedì prossimo.

Il livello di allerta rosso, che entra in vigore dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti, prevede ulteriori limitazioni per i veicoli come il divieto di circolazione per le auto commerciali diesel Euro 3.

E sul problema dell’aria e dell’ordinanza antismog sono intervenuti anche i consiglieri della lista Manildo, accusando l’amministrazione di non fare abbastanza per monitorare la situazione e far rispettare i divieti. “Dove sono i controlli? Treviso ha l’aria più inquinata d’Italia ma il Comune non fa nulla”- dicono i consiglieri che si rivolgono ai consiglieri comunali leghisti Federico Caner e Riccardo Barbisan che siedono in regione. “ Si attivino per far obbligare a tutti i comuni di sedersi attorno ad un tavolo per apprestare con urgenza e in modo coordinato tutte quelle misure atte a porre rimedio ad una situazione ormai intollerabile. il comune da parte sua attivi controlli a tappeto e verifiche nei condomini”.