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19 aprile 2024

Castelfranco

Area Fervet, Cgil: “Occasione da non perdere per rilanciare il lavoro”

Il segretario generale Vendrame interviene in merito alla nuova asta per l’area dismessa della castellana

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Fervet

CASTELFRANCO - “È salita agli onori della cronaca in questi giorni la notizia di una nuova asta per l’area Fervet, l’ex stabilimento di borgo Padova a Castelfranco Veneto, oltre 92.000 metri quadrati che da anni ormai è dismessa. La base d’asta è davvero appetibile: 1 milione e 150.000 euro. Se pensiamo al fatto che il prezzo iniziale, calcolato su base di perizia e decurtato degli oneri per la bonifica, ammontava 5 milioni di euro, capiamo bene quanto sia possibile progettare concretamente una riqualificazione di una zona importante per la castellana. Se è vero, come ci dicono i dati, che l’economia sta segnando risultati positivi, che l’export è ripartito e molte aziende si stanno rimettendo in carreggiata, credo sia venuto per gli imprenditori il momento di tornare a investire in modo innovativo, specie sul territorio, utilizzando i tanti vuoti a perdere presenti nella nostra provincia. Perché investendo creiamo nuove opportunità e si trovano nuovi stimoli ed energie, affermando un modello sostenibile di sviluppo”.

Lo afferma Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil Treviso.  

 

“Ecco perché - continua Giacomo Vendrame - mi sento di lanciare un appello affinché anche quest’asta per l’area Fervet non vada vuota. Che gli imprenditori alla ricerca di nuove strutture, valutino l’opportunità davvero storica di accaparrarsi un sito a un costo impensabile fino a qualche anno fa. E che le istituzioni, a tutti i livelli, si impegnino per creare le condizioni perché questo avvenga all’interno di una progettualità e programmazione urbana e territoriale sostenibile. Abbiamo visto proprio di recente degli esempi spontanei positivi da non sottovalutare, ad esempio il caso dell’ex Pagnossin a Treviso. Non si tratta di fare speculazione - sottolinea Vendrame -, ma ragionare con tutti i soggetti politici ed economici sul fatto che se riqualifichiamo le zone grigie, come ad esempio l’ex Zoppas a Conegliano, si rilancia ancor più l’economia e, di conseguenza, si creano nuovi posti di lavoro, e al contempo, non sfruttando altro territorio, si persegue una politica di tutela ambientale.

 

E se a spaventare sono i costi di bonifica, credo che in questo senso sarebbe da sollecitare la Regione del Veneto affinché metta in campo un piano speciale per supportare le imprese che decidessero di investire su interno di progetti di riqualificazione. Non prendiamoci in giro - chiosa Vendrame -: la Fervet è un’ottima occasione da non perdere da tutti i punti di vista, per riportare lavoro dove in passato ce ne era, per dare futuro ad un pezzo importante della nostra provincia”.

 



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