TREVISO - E’ Antonio Silvio Calò, professore di storia e filosofia al liceo Classico Antonio Canova di Treviso, che dall'estate scorsa ha aperto le porte di casa a sei giovani profughi, il personaggio trevigiano dell’anno scelto dai lettori di OggiTreviso.

Centinaia le segnalazioni arrivate in redazione per l’esempio di umanità, solidarietà e generosità del prof Calò, 54anni residente a Povegliano, che ospita nella sua casa, dove vive con moglie e figli, un gruppetto di ragazzi fra i 20 e i 30 anni di Nigeria e Gambia giunti nel capoluogo della Marca lo scorso giugno. "E' una straordinaria opportunità di arricchimento”- spiegava qualche mese fa, raccontando la sua esperienza e rispondendo a chi lo criticava per la sua scelta di condividere la sua casa con i migranti.

Calò, poco più di un mese fa, ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana riservato ai cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, impegno nel volontariato, nell'integrazione, nella legalità e nel soccorso e nell'assistenza ai migranti. “Per l'esempio di civiltà e generosità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughi giunti a Treviso dopo essere sbarcati a Lampedusa”, recita la motivazione del titolo arrivato dal Quirinale.

La settimana scorsa il professore ha festeggiato il Natale con i ragazzi stranieri e la famiglia al completa. Tutti insieme, attorno alla stessa tavola imbandita.

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