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23 aprile 2024

Antenne telefonia mobile a Vittorio Veneto

20-09-2014 - Vittorio Veneto

Nel Comune di Vittorio Veneto, a differenza di altri Comuni della Provincia, non esiste un Regolamento di disciplina per le posizioni e il numero di antenne per la telefonia mobile collocabili sul territorio cittadino. E' un documento importante per la città, in quanto stabilisce con univocità i siti ammessi per l'installazione di manufatti per la trasmissione del segnale telefonico per gli apparati mobili. Sono manufatti impattanti esteticamente, sono pennoni alti circa 23/25 mt che svettano sopra le teste dei cittadini. In Piazza Medaglie d'Oro, in centro città, un pessimo esempio estetico. La Legge Gasparri consente a qualsiasi gestore della telefonia di posizionare n-installazioni sul territorio affinché un segnale si diffonda con la necessaria potenza. Appare pertanto urgente da parte del nostro Comune stabilire i limiti e i criteri di posizionamento delle antenne. L'ARPAV sostiene che le misurazioni effettuate sulla verticale e nell'area di contorno delle antenne installate, la potenza del segnale emesso è di circa 1/6 del valore limite di legge, 1 V/mt contro 6 V/mt limite. Peraltro non è possibile escludere, allo stato della conoscenza, effetti nocivi sulla salute delle persone a causa del segnale elettromagnetico diffuso, né esistono elementi di salvaguardia che consentano di escludere con certezza i rischi derivati. Il regolamento comunale dovrà stabilire i limiti rispetto ai siti sensibili, quali scuole, centri storici densamente abitati, ospedali, aree tutelate, ecc. A Vittorio Veneto si evidenzia la mancanza anche delle minime regole alle quali i gestori telefonici devono attenersi, prova ne è l'antenna di circa 25 mt. posizionata dietro il Municipio, di fronte alle Poste. Una peggiore soluzione estetica non si poteva trovare. La precedente amministrazione leghista non ha fatto quanto necessario e dovuto per disciplinare questo argomento, né ha emesso un regolamento adeguato a tutela della popolazione, pur avendo avuto anni a disposizione. A Vittorio Veneto ci sono più di 20 antenne di quel tipo. Circa un mese fa, in via Francesconi a Ceneda è stato avviato l'ennesimo impianto di telefonia mobile, altezza antenna 23 mt posta sul limite del centro storico tutelato, a qualche metro dalle case abitate e non lontano da una scuola. Se fosse esistito il "Regolamento comunale" e se la Soprintendenza fosse intervenuta per tempo, molto probabilmente l'antenna non sarebbe stata collocata in quella posizione. Sono state raccolte più di 400 firme di cittadini opponenti e protocollate in Comune nel mese di giugno 2014. Ora l'Assessore competente dovrà fare molto presto e bene per redigere e far approvare il regolamento, cercando di dare le adeguate risposte ai cittadini. La materia è complessa ma bisogna fare in fretta, come auspicato da tutte le forze politiche di maggioranza. L'Assessore, nel tentativo di sciogliere il nodo, ha scritto alla Soprintendenza chiedendo di far rimuovere l'antenna di via Francesconi, ma si teme che il tentativo rimarrà inascoltato. Il fatto che turba non poco è che chiunque potrebbe costituirsi in qualità di Società di gestione della telefonia e disseminare sul territorio n-antenne ove ritiene le posizioni vantaggiose ed economiche. Questo è un fatto grave di responsabilità per l'Amministrazione che non ha redatto sinora il regolamento a tutela della popolazione, com'era invece dovuto. E' auspicabile un rapido intervento da parte dell'attuale Amministrazione Comunale affinché disciplini la materia attraverso un opportuno "Regolamento Comunale sugli impianti di telefonia mobile".



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anche se ci fosse un regolamento, questo non potrebbe essere in contrasto con la normativa dello Stato, e quindi..... non avrebbe alcun valore. L'anonimo dice che altri Comuni sono dotati di regolamento ad hoc, ma se si informasse saprebbe che le società telefoniche sono semplicemente invitate, non costrette, ad assumere soluzioni concordate col Comune.
ARPAV può solo accertare l'entità delle emissioni radio, mentre la Soprintendenza, fuori del vincolo ambientale, non può nulla. Al tizio che scrive tante cazzate, vorrei comunque chiedere se usa la TV, o se ha rinunciato al telefonino cellulare, dato che senza ripetitori non lo potrebbe più usare....... ipocrisia allo stato puro.... !!!
Toglire l'antenna costerebbe decine di migliaia di euro, e riposizionalrla altrove altrettanto....... pensa che il gestore sia disposto a pagare per la sua bella faccia?
Mica si tratta di Cecchini il pazzoide.....quello è matto, il gestore della telefonia....no.

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Bella questa! Checchini il pazzoide!! Che risate!!

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Poli pensa ai writers di Vittorio che di tanto in tanto di decorano la macchina.

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ASPARTAME, APRI BENE LE ORECCHIE: OGNI VOLTA CHE MI INCROCI O TI INCROCIO RICODERO' CHE SEI AUTORE DI UN ' APOLOGIA DI REATO. PRENDI IN CONSIDERAZIONE CHE VIA RASELLA E' STATA DICHIARATA DALLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA UNA LEGITTIMA AZIONE DI GUERRA. CORAGGIOSO ED ANONIMO ASPARTAME, NON E' UNA PROVOCAZIONE NEI TUOI CONFRONTI, MA UN'INFORMAZIONE AI LETTORI DI OGGI TREVISO:
PROCEDERE O MENO NEI TUOI CONFRONTI DIPENDE DA OGGI TREVISO CHE CONOSCE IL TUO NOME COGNOME: INFORMERO' SOLAMENTE CHE INSISTI A DIFENDERE LA TUA POSIZIONE. CHIARO?

APOLOGIA DI REATO IN UN COMMENTO SU OGGI TREVISO RIGUARDO LA MANIFESTAZIONE IN CANSIGLIO DEL 14 SEETTEMBRE 2014
12-09-2014 - Montebelluna
Francesco Cecchini | (6)
APOLOGIA DI REATO IN UN COMMENTO ALL' ARTICOLO SULLA MANIFESTAZIONE DEL CANSIGLIO CON DON CIOTTI:
SEGNALO IL COMMENTO DELL' ANONIMO ASPARTAME APPARSO SU OGGI TREVISO I OGGI, DI CHIARA IMPRONTA FASCISTA.
SE SI CONSIDERA POI CHE VIA RASELLA E' RICONOSCIUTO DALLA CORTE COSTITUZIOALE COME UN LEGITTIMO ATTO DI GUERRA L' AFFERMAZIONE DI ASPARTAME E' APOLOGIA DI REATO
ASPARTAME IN BLOG E' UN ANONIMO CHE SI CELA DIETRO UNO PSEUDONIMO, MA OGGI TREVISO CONOSCE NOME E COGNOME ED INDIRIZZO. STO INVIANDO LA MIA NOTA ALL' ANPI ED ALLE ORGANIZZAZIONI DEMOCRATICHE DI VITTORIO.
aspartame
12/09/2014 - 8:40
CECCHINERIE , BANALITA' : DAL DEVOTO OLI: "STRONZATE"
se dei tizi, non inquadrati in un esercito regolare, senza divisa, si possono permettere attentati contro un esercito regolare, fino a qualche tempo prima nostro alleato, evitando di pagarne le conseguenze allontanandosi e semplicemente mescolandosi alla folla, sicuri di non essere identificati, (lasciando che altri paghino al posto nostro per le nostre bravate, per le quali non paghiamo nessuna conseguenza, veri atti di eroismo (!?)) si deve ammettere allora che i militari regolari possano rivolgere alla stessa popolazione pari "gentilezze" !
Fossi stato al posto di Kappler, in caso di attacco proditorio rivoltomi da civili, avrei fatto una vera strage, altro che 335 detenuti (buona parte già condannati a morte in attesa di esecuzione)
Roma adesso avrebbe la popolazione di Tarzo......
Americani ed inglesi non hanno esitato a bombardare le città tedesche abitate da soli civili, Colonia e Dresda hanno avuto molte più vittime di Nagasaki ed Hiroscima insieme.......nessuna protesta !!! Nessun processo.
Kappler è stato condannato per l'uccisione di 5 (cinque) civili, in quanto il tribunale ha ammesso che gli altri 330 erano stati regolarmente fucilati in ossequio a norme accettate.
Cecchini, lei è uno strazio d'uomo. Che pena, ci vorrebbe una norma speciale anche per lei, ed un Kappler moderno che.....

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-l'antenna in piazza Madaglie d'Oro non è stata messa là per caso, ma voluta dal sindaco Scottà per 20.000 euro.....
- i limiti alle emissioni radio non sono decisi dal Comune ma da ARPAV, e sono già stabiliti dalla Legge.
- "probabilmente non sarebbe stata posizionalta in quel sito" significa che l'avrebbero messa sotto il naso di qualcun altro......e sarebbero state raccolte le firme di altra gente.....ma non cambiava nulla. Mica la metteranno in aperta campagna, no? Alrimenti a cosa serve ?
Dimmi, bel tomo, se usi il cellulare e la parabola sulla Tv ?

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